Parquet Courts – Human Performance
In tempi dove il vintage la fa da padrone, sorprende un gruppo come i Parquet Courts che pur riportando nel proprio sound rimembranze dei primi anni 90, non sembrano voler monetizzare la nostalgia per creare condizionamenti verso sonorità passate.
Piuttosto il lavoro fatto dalla band texana, trasferitasi ad oggi nella centralissima Brooklyn, è quella di tenere insieme il meglio di quella New York ormai andata, che si mostrava nelle sonorità evolutive dei Velvet Underground di Lou Reed o nelle origini del punk con i Television.
In questo viaggio ci sono brani pop classici come la title track, Berlin Got Blurry, l’esperimento di ampliamento ritmico One Man, No City, con una concessione al tribale con un noise caro ai Sonic Youth e poi Velvet Underground . E poi assalti post-punk come Two Dead Cops e pop punk come la bellissima Outsid.
I Parquet Courts riescono a raccogliere ed archiviare tutto ciò che gli USA sono riusciti a produrre ed utilizzarlo nella miglior maniera possibile, regalandoci un disco che pesca dal passato ma guarda al presente.