Charles Bradley – Changes
Se esiste una persona che ad oggi possa essere paragonata a James Brown, questa è senza dubbio Charles Bradley. Classe 1948, Bradley, ha coltivato il sogno di diventare un musicista per tutta la sua vita dividendosi tra la vita di strada e il lavoro da cuoco con cui si è mantenuto. Nel 2011 arriva finalmente la svolta, Gabe Roth della Dapton lo scopre in un piccolo locale di Brooklyn e lo presenta subito al chitarrista e produttore Thomas Brenneck. Da allora la sua notorietà è stata un continuo crescendo.
Oggi Bradley pubblica con Changes il suo terzo album, sempre sotto l’ala protettrice della Dapton Record. Si tratta di un disco fondamentalmente lento e sofferto, trainato dalla voce commovente e viscerale dell’artista che trasforma in soul tutto quello che tocca, come ad esempio la cover dei Black Sabbat che da il titolo all’album.
Gli ottimi arrangiamenti stilisticamente perfetti e la maestria della band sono senz’altro i co-protagonisti della riuscita generale dell’album. Ma al centro rimane Bradley con la sua caparbia e le incredibili doti da interprete.
Tra un canto disperato e una preghiera, tra funk e rhytm e blues, il disco conferma la grandissima carica emotiva che il non più giovane artista è in grado di trasmettere.