In tempi di quantità di offerta musicale senza precedenti come quelli che stiamo vivendo, diventa obiettivamente sempre più difficile trovare qualcosa che suoni davvero nuovo, nel vero senso della parola “inaudito”. Andrew Broder, con il suo nome d`arte di Fog, ci arriva molto vicino e lo fa nella più imprevedibile delle maniere, usando la sua esperienza di produttore e turntablist -importante ricordare la sua discografia su Ninja e Lex, per la bellezza di una dozzina tra albums ed EPs- per trovare un abito sonoro inconsueto alle sue composizioni che si muovono nel solco della tradizione di grandi songwriters del calibro di David Bowie, Scott Walker o perfino del primo Elton John. In alcuni episodi di questo “For Good” l’effetto è positivamente deragliante, le sorprendenti invenzioni sonore prodotte da Broder si succedono senza soluzione di continuità ma non mancano mai, miracolosamente, di sostenere in maniera congrua il suo songwriting di classe superiore e le sue performance vocali. Un album questo realizzato con amore e coraggio da un vero geniale outsider. Prestategli per un momento orecchio -lo merita davvero- e lasciatevi sorprendere.