“Alpha” segna il ritorno di Matthew Dear al suo pseudonimo di Audion a ben undici anni di distanza dal suo precedente album “Suckfish”. Ancora una volta il produttore fà tabula rasa delle sue indubbie doti di musicista e della caratteristica vocalità che lo contraddisdistingue -e che ha avuto modo di sfoggiare spesso, sie nelle proprie releases tanto quanto in innumerevoli collaborazioni- per ridurre ai minimi termini la propria tavolozza sonora. Eccolo allora tornare ad una techno robusta e trascinante ma dai piedi leggeri che interiorizza e cita ora le inquietanti colonne sonore di Carpenter e poco dopo le sequenze alla Moroder, ma nella quale trovano anche spazio la giocosità dadaista applicata alla musica degli Yello e qualche sferzata funky disco ed electro per animare se possibile ancora di più i dance floor ai quali indubbiamente questo album è destinato.