Il prossimo album di Daniele Sciolla è ancora in cantiere –dovrebbe uscire in autunno/inverno.
Durante l’estate, con i suoi 4 progetti (Daniele Sciolla, ANUDO, Elephantides, iLana) ha fatto ben 34 date spostandosi –il più delle volte– con mezzi pubblici.
Qui sotto un racconto di queste 250 ore in viaggio.
Viaggiare 24.000 km in un’estate su Megabus e treni, portandosi appresso dai 2 ai 4 flightcase da 20 kg l’uno, potrebbe sembrare piuttosto scomodo. E in effetti un po’ lo è.
Però l’abbiamo scelto perché ha le prese elettriche e puoi stare connesso ad internet durante ogni viaggio, che di media è di almeno 8-10 ore.
Quindi in questi mesi estivi ho lavorato moltissimo durante le circa 250 ore di viaggio e sono riuscito a produrre un sacco di tracce nuove che suono durante i live e che probabilmente raccoglierò nel prossimo disco, che chiamerò “in viaggio sui sedili di un bus”.
Premessa:
qui vi parlo delle date in cui sono successi fatti particolari, con quelle in cui tutto è filato liscio non sto a tediarvi; perciò salto subito i primi 8 bellissimi live a: Napoli, Benevento, Torino, Catania (One Day), Salerno, Roma (Spring Attitude), Viterbo e Alba; dove ho incontrato Ellen Allien, Crookers, Matthew Herbert e AIR.
E vado invece alla tappa con ANUDO a Monaco in Germania, in un festival di 2-3 giorni in mezzo a una foresta a pochi chilometri dalla città. Tutto fighissimo fino a quando il mattino dopo il live, durante il ritorno, non abbiamo perso una coincidenza. Dovevamo scendere dal nostro treno e prendere quello esattamente davanti. Tutto fattibilissimo, se non fosse stato per i 4 case: mentre li spostavamo, il treno c’è partito davanti.
Fede e Giacomo (gli altri ANUDO) son caduti nel panico per un paio d’ore, fino a quando non abbiamo scoperto che a Monaco quel giorno c’era il SUMMERFEST, una specie di Oktoberfest estivo.
Dopo le prime 5-6 birre tutto è filato liscio fino alla sera, quando abbiamo preso il flixbus notturno per Torino con un lontano ricordo annebbiato di tutta la faccenda.
2 giorni dopo Federico non si è riuscito a riprendere per la preview dell’INDIEROCKET a Pescara, e quindi ci son andato io con il mio live set, ovviamente in Flixbus.
Poi ci son state 6 date:
la preview di A Night Like This (Torino), Ostello 4 (Guastalla) Mengo festival (Arezzo), e A Night Like This (Chiaverano), Campeggio Resistente (Cuneo), Musical Zoo (Brescia); nei backstage ho conosciuto Calcutta, Birthh, Marlene, LIM, Medicamentosa, Sylvia, Go Dugong, Capibara. Tutto molto bello e senza intoppi, quindi non dico altro.
Il pacchetto di date successive presenta una delle esperienze più estreme:
la Palermo – Vicenza in macchina, in giornata, dopo un liveset chiuso alle 4 del mattino all’Ypsigrock.
Ma procediamo con ordine: le date erano Forlì, Taranto, Lecce, Napoli, Castelbuono, Vicenza, Terni. Totale: 4700 km. Viaggiamo eccezionalmente in macchina; tutto ok fino a Napoli, dove suono alla Cabina 56 con ANUDO, smontiamo e rientriamo in albergo verso le 4 a.m.
4 ore dopo, al mattino, da solo, parto per la Sicilia con la sveglia alle 8. Arrivo a Castelbuono 8 ore dopo, conosco lo staff di questo festival stupendo che è l’Ypsigrock, saluto i Niagara e Capibara che incontro per caso, ascolto LIM e i Daughter e poi raggiungo lo stage del campeggio verso le 2 di notte.
Il mio live sarebbe iniziato verso le 3 am, intanto incontro Fabio di Bizzarre Love Triangle che gestisce il palco: lui arriva da 4 giorni di after, quindi ci troviamo in assoluto sync. Ho iniziato il live, e mentre suonavo mi è sembrato di essere in sintonia con tutto quello che avevo attorno: lo stage era pieno, la gente ballava sul palco, è stato bellissimo.
Dopo ho chiuso il set up, salutato Vincenzo che organizza questo evento fantastico, e inebriato e trasportato dall’Ypsigrock son salito in macchina all’alba e ho guidato per 14 ore fino a Vicenza, passando per Napoli dove ho recuperato gli altri 2 ANUDO per il live che ci aspettava la sera. Poi son crollato, mi scuso pubblicamente con gli organizzatori dell’Anguriara Fara festival se non son riuscito a comunicare con loro, ma era impossibile dopo quel viaggio. Il giorno successivo, le 5h per arrivare a Terni e le 8h per tornare a Cuneo son state decisamente più leggere.
Dopo questa esperienza i tre festival successivi sono stati molto rilassanti:
Fabbrica dei Mostri (Campobasso), Pollege (Carrara) e AMA music (Asolo), in quest’ultimo festival ho conosciuto Steve Aoki, che contrariamente a me viaggia con un aereo privato, non aggiungo altro.
A questo punto ecco i fuochi d’artificio di chiusura:
3 date in Sicilia (Catania, Favara e Licata), 2 in Puglia e una a Roma, tutto su mezzi pubblici. Durante queste date ho visto, a Licata, l’hotel più bello in cui avremmo potuto dormire. Peccato però che il bus che dovevamo prendere partisse il mattino alle 5 a.m., e con ANUDO abbiamo finito di smontare alle 4 di notte, quindi le nostre camere sono diventati 3 sedili di un bus, per un viaggio durato 13 ore. Arrivati al Barcollo di Torre S Susanna (Brindisi) abbiamo trovato un’accoglienza decisamente ottima e ci siamo consolati in un bellissimo hotel con piscina. Lo Sparks festival di Putignano (Bari) e il live al Lanificio 159 a Roma, con Elephantides, hanno chiuso questa tranche in modo eccellente. E mi hanno portato a casa per il dessert: una data a KM 0, a Cuneo.
Il live era alla chiusura estiva del Nuvolari, un locale che fa 3 mesi di programmazione e quando chiude lo fa decisamente col botto. È stata la mentina di “Il senso della vita”, la ciliegina sulla torta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, o comunque il fatto che mi ha fatto decidere: mi fermo una settimana!
Prima di ripartire per i live a Basilea, Parigi, Valencia, Cuneo, Bra, Prato, Padova, Modena, Catania, Messina, Berlino, Benevento…