Alla sua terza stagione, torna una delle rassegne più ambiziose del panorama milanese: Inner_Spaces. Un punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione sonora, ma anche una rara opportunità di ascolto diretto, che quest’anno inaugurerà eccezionalmente a settembre ampliando la sua programmazione a 10 appuntamenti complessivi, articolati lungo l’intera stagione in modo da dare la possibilità al pubblico milanese (e non solo) di godere del progetto con maggiore continuità. Autori del format in tandem con San Fedele Musica: Plunge, giovane e dinamica realtà concepita solo un anno fa da tre under 30 che, animati da grande entusiasmo e altrettanta determinazione, operano sul territorio meneghino promuovendo la cultura dell’ascolto. Un impegno costante che li ha così portati a raccogliere il testimone di S/V/N/, co-curatore di Inner_Spaces fino alla scorsa edizione, e a diventare una presenza preponderante nel virtuoso circolo di realtà avant di Milano, tanto da avere in programma ben tre appuntamenti da qui alla fine del mese. Il primo, che interromperà il breve iato estivo, andrà in scena già stasera allo Spazio Ligera e, attraverso le performance di The Eye Of Time, Ruina e H!U, si impernierà sull’idea di tempo antico: atavia. Una suggestione visiva che farà da guida (come in molti degli eventi firmati Plunge) nell’immersione sonora auspicata dai tre componenti del gruppo, i quali durante Inner_Spaces troveranno nell’Acosmonium SATOR del San Fedele un alleato nel proporre un’esperienza d’ascolto totalizzante. Ideato e messo in opera da Eraldo Bocca, questo dispositivo elettroacustico composto da 50 altoparlanti è in grado di rendere la sala uno spazio acustico tridimensionale, dove il pubblico possa sentirsi avvolto — appunto, immerso — nel suono. Un contesto perfetto per l’ascolto dei Mahler remix di Christian Fennesz, lunghe session in cui il poeta del glitch e dell’elettroacustica rivisiterà attraverso la sua chitarra trattata le sinfonie tardo-romantiche del celebre compositore austriaco, stabilendo così nelle spazializazioni acusmatiche del San Fedele un ponte ideale tra Novecento e nuovo secolo. Un contatto che si riproporrà anche nel preludio affidato ai T.E.S.O. e ad e-core ensamble, che rileggeranno in chiave digitale il secondo movimento di Tabula Rasa di Arvo Pärt, Silentium.
Per allenare l’orecchio e arrivare pronti all’evento inaugurale di Inner_Spaces in programma lunedì prossimo, abbiamo quindi chiesto all’e-core ensamble (trio composto da Francesco Altillo, Christian Maddalena e Mirjana Nardelli) dieci pezzi in cui tradizione classica e modernità sperimentale convivono dal punto di vista compositivo ed estetico: