Masaaki Yoshida è un prodigio. Il produttore giapponese, accasato alla Thru Thoughts col nome d’arte di Anchorsong, è artefice di uno dei live più vibranti ed intensi che ci sia capitato di ascoltare ultimamente in ambito elettronico. La sua performance al Mukanda Festival, con tanto di duetto percussivo improvvisato con Nickodemus, non ha fatto che confermare il suo stato di grazia. Il modo nel quale fa interagire campionatore e tastiera lo ha fatto apprezzare in tutto il mondo, fino a suonare al fianco di artisti come Bonobo e Dj Krush. Le sue principali ispirazioni sono da ricercare in certa psichedelia nera degli anni 70 come nell’afrobeat dell’Orchestra Poly-Rythmo. Nel suo ultimo lavoro unisce melodie orientali a percussioni africane, abbattendo frontiere territoriali e stereotipi musicali. Andrea Mi lo ha intervistato in una meravigliosa piazzetta di Vico del Gargano, subito prima del suo concerto.