“Che cos’è il genio?” si domandava il Perozzi nel celebre film del regista Mario Monicelli. Bene, il pop-up di VLONE, brand fondato dalla ormai famosissima A$AP Mob e nello specifico da A$AP Bari, il creative director del collettivo, che ha avuto luogo a Milano nel negozio Slam-Jam di via Pasquale Paoli dal 20 al 25 settembre, risolverebbe senza dubbio la questione.
La VLONE nasce nel marzo del 2014 con l’esigenza di creare anche nel mondo della moda vere e proprie opere d’arte che siano strettamente legate all’immaginario del gruppo, anche tramite la scelta di svelare la prima collezione lo stesso giorno dell’uscita del video creato da A$AP Rocky “Riot Rave”. Il motto “LIVEVLONEDIEVLONE” è ovunque all’interno dello store, che colpisce chiunque entri.
Giornali giapponesi incollati alle pareti a mo’ di carta da parati, ricoperti di frasi (rigorosamente in italiano) che sarebbero più facili da trovare sulle mura di San Vittore o di Marassi piuttosto che in un’installazione della Fashion Week milanese: questo lo scenario che ha visto un continuo andirivieni di persone per tutti i sei giorni, con un’affluenza tale nei primi tre, come ci confessa un dipendente del negozio, da dover far arrivare altri prodotti a causa di esaurimento scorte. L’allestimento ha impegnato Bari, che si è occupato di (quasi) tutta la parte scenografica, per i tre giorni antecedenti all’apertura. La sorte ha voluto che la ripetizione di questo numero sacro non fosse casuale, perché il tema della religione è massicciamente presente sia sui fogli di giornale, sui i quali sono riportati dei crocifissi su un Golgota stilizzato, mani congiunte in preghiera con tanto di stigmate e un grosso Sacro Cuore, sia in due statue della Madonna ricoperte di vernice rossa l’una, nera l’altra, opere dell’artista meneghino Andrea Facelli.
Tutto ciò è molto suggestivo, troppo suggestivo per non cercare di scoprire il perché di certe scelte artistiche e di certi accostamenti molto azzardati, ma sicuramente efficaci.
Abbiamo aspettato quindi A$AP Bari per avere delle risposte.
Ci viene incontro con il passo lento e solenne di un frate, di chi non aspetta nessuno. Gli corona il cranio un tatuaggio che emana dolore solo a guardarlo, una sorta di cilicio laico. Entra, indossa una delle felpe in vendita nel negozio e si appresta a soddisfare le nostre curiosità. Gli chiedo del perché della scelta delle scritte e se fossero citazioni o tutte inventate di sana pianta. “Sono tutte di mia creazione,” dice con molta calma “come ogni mia opera d’arte sono frutto di un’illuminazione improvvisa, di decisioni prese giorno per giorno. Non sono un teorico: semplicemente una mattina mi sono svegliato e ho avuto questa idea.” Riguardo al loro significato mi dà una risposta sorprendente: “Ogni frase è inerente soltanto allo stato d’animo del momento in cui l’ho concepita.” Indicando una maglietta con delle fiamme: “Per farti un esempio, io quella maglietta la indosserei soltanto nei giorni in cui mi sento davvero on fire!” A maggio Bari (sotto il nome di Young L.O.R.D.) ha collaborato con Skepta nella canzone “It Ain’t Safe”, contenuta nell’album dell’artista londinese. “Artshit”, si è limitato a commentare lo stilista newyorkese. Ora come ora non sa come sarà la prossima stagione, ma ha confessato che ha in progetto di tornare in Italia per la prossima Fashion Week.
«Fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione.» È questa la risposta che il Perozzi dà al proprio quesito in “Amici miei”. Non posso fare a meno di pensare che l’istallazione della VLONE abbia dimostrato di possedere tutti i requisiti sopracitati.