Esce oggi Sunday, il nuovo album di WAS di cui ti avevamo dato un assaggio più o meno una decina di giorni fa.
Ebbene, abbiamo colto l’occasione della release per farcelo raccontare tutto, dal primo all’ultimo brano.
Invito alla lettura dopo lo streaming.
A SWAMP
Questo pezzo di apertura mi ha permesso di focalizzare l’idea di Sunday. Per anni non suonavo altro che la chitarra acustica e mi stava stufando. Così quando ho acquistato il synth ho passato ore a registrare tracce, suoni e parti brevissime che, non avendo mai avuto a che fare con una tastiera, mi incuriosivano e divertivano. Il loop di synth e il beat di questa canzone è nato proprio quel periodo.
E’ stato molto stimolante, non a caso è pezzo a cui sono più legato dell’intero disco.
MARTEN
Marten è la canzone di un amico che ogni tanto mi fa sentire delle bozze che suona a tempo perso. Ricordo che quando gli avevo sentito strimpellare il pezzo mi ero immaginato da subito un arrangiamento, così lo registrammo. Un anno dopo quando iniziavo a dare un ordine al disco e una struttura, gli ho chiesto di poterla inserire.
E’ stato un casino registrarla, cantarla e anche mixarla. Nel focalizzare il disco risultava sempre più difficile inserirla, poi è andata.
FUNNY MATE
Questo pezzo è del periodo di “a new place soon old”. Ne avevo due versioni, entrambe di chitarra acustica. Ho semplicemente provato a registrarla con la chitarra elettrica e da subito mi ha convinto. E’ stato come riscoprirla.
La tastiera di Robi che accompagna l’arrangiamento in alcuni punti è stata inserita in ultimo ed oggi mi sembra fondamentale.
TAKE COVER
Rispetto ai dischi precedenti in Sunday ho ascoltato tantissimo i pezzi mentre li costruivo (la bellezza dell’home recording). Take cover è quello che mi ha preso meno tempo. Sia il beat che parte della melodia l’avevo canticchiata e registrata una mattina sul telefono e la sera la stavo già registrando a casa. Sono solo due accordi, appesantiti da strati di sovraincisioni sulle stesse note.
THE OLD AND THE NEW
E’ un mini brano nonché l’ultimo pezzo che ho fatto per Sunday, nato e registrato in piena notte. Voleva un po’ essere un introduzione al brano successivo, che è Sleep.
In realtà era stato pensato anche come primo brano del lato B di un ipotetico vinile. Io continuo a pensare Sunday come due blocchi, qui inizia il secondo.
SLEEP
Credo sia il pezzo più rappresentativo del disco, non a caso è stato il primo singolo. Raccoglie bene il mood di Sunday. L’arrangiamento mi piace particolarmente e l’intervento di Mauro e Robi è stato fondamentale per equilibrare la canzone.
Robi odia gli stay / way della prima strofa, non ci piacevano mai quindi glieli facevo cantare in continuazione.
IN THIS SHORE
Canzone vecchissima, non ricordo come e quando l’ho fatta però ho sempre sperato di poterla inserire in un suo contesto e Sunday è decisamente quello giusto. E’ il pezzo più cupo e l’unico basato quasi esclusivamente sulla chitarra acustica.
SATURN
E’ un pezzo semplicissimo, uno degli ultimi al quale abbiamo lavorato e quindi con un’idea abbastanza chiara del suono che dovesse avere. Non ci sono mai stati dubbi sul fatto che avrebbe chiuso il disco! Al contrario del brano di apertura, questo è quello a cui meno tengo.