Sarà capitato di certo anche a voi di ascoltare i lavori di due artisti diversi e di associarli in maniera così indissolubile da non riuscire quasi più a distinguerli. A me, negli ultimi giorni, è capitato ascoltando il nuovo EP di Montoya, ‘Lux’, e le ultime tracce prodotte da Populous, ma anche i suoi ultimi dj set ai quali ho avuto la fortuna di assistere.
In questo caso, l’associazione mentale più che avere ragioni tecniche specifiche o assonanze particolare, credo abbia funzionato per mood condiviso. Le quattro tracce uscite su White Forest a firma del musicista e compositore colombiano evocano brumose selve latinoamericane mentre ‘Guadeloupe’ (pubblicata da Shika Shika) e ‘Kololi Under The Moon’ (licenziata dalla Voodoo Rebel), entrambe uscite dall’hardisk del produttore salentino, polarizzano ritmi dancehall tra le Antille e il Gambia.
Però… però c’è qualcosa che vibra nello stesso modo, ingannando le geografie. E infatti i due artisti si amano reciprocamente. L’ho scoperto quasi per caso. Curiosavo nell’evento Facebook sul prossimo live di Montoya al Kode_1 e scopro un post di Populous che dice: “Bello! Bravi! Bellissimo”. Vado a dormire e, nel dormiveglia, mi viene un’idea malsana: devo far venire questo amore allo scoperto. Come fare? Semplice: chiedendo ai due di raccontarci ognuno le tre tracce preferite dell’altro. È il tre il numero dell’amore, no?
Eccovi le 3 tracce di Populous scelte e commentate da Montoya
Di questo brano mi piace molto la sensazione di leggerezza. Quello che maggiormente apprezzo del suono di Andrea è la capacità di dare personalità ad ogni suono che usa. Nelle sue mani i suoni diventano vivi, non troppo ammalianti da risultare freddi. Sono sempre caldi o tiepidi, a seconda della leggerezza o densità che dà ad ogni brano.
Credo che questa sia la più bella collaborazione in questa scena. C’è il meglio della creatività di tutti e due.
Questo è il brano che devi assolutamente fare ascoltare ad una ragazza la prima volta che ci esci assieme.
Eccovi le 3 tracce di Montoya scelte e commentate da Populous
questa è la traccia che mi ha fatto innamorare di Jhon. Non so quanti si ricorderanno dell’esordio dei Plaid (su Warp), ma all’epoca ero un ragazzino e rimasi folgorato da quei synth morbidi e nuvolosi. Ecco, appena ho ascoltato questo pezzo ho subito provato le stesse sensazioni che ebbi con “Not for threes”. Solo che qui ci sono anche dei flauti stonati e Dio solo sa quanto io ora sia in fissa per i flauti.
Gli archi, i violini, i cori etnici, gli arpeggiatori alla Tangerine Dream, i beat morbidosi. C’è tutto quello che amo.
È un pezzo che ha degli spazi molto ampi e una voce che ti aiuta a non perderti fra luci appena nate, spiagge infinite e foreste umide.
di Andrea Mi