Con Marabou è iniziata da Lovely, traccia dai beat morbidi presentata in anteprima lo scorso maggio.
Poi ci siamo resi conto che era un vero peccato non dirvi qualcosa in più su tutto il resto e allora ecco che ci siamo fatti raccontare traccia per traccia l’intero “The end of The Rainbow”
Lo leggete dopo lo streaming.
Apprezzo molto l’atto del ricercare l’aspetto più intimo della scrittura di un brano, ciò che lo circonda, l’attimo in cui l’idea impatta nella testa. Il tutto caratterizzato dallo stato d’animo che ti ritrovi addosso in quel preciso momento, da lì dipende ciò che quel brano riuscirà a trasmettere.
Garden’s Dream
Nasce in un pomeriggio torrenziale, fuori pioveva a dirotto, era dicembre dell’anno scorso.
Quella pioggia mi portava indietro con i ricordi, in particolar modo le vecchie amicizie dell’infanzia, con cui giocavo sotto quella pioggia d’estate. Mi resi conto che pur essendo inverno mi ritrovavo lì in quel giardino così verde e libero dai pensieri.
Into The Blue
E’ nato da un orribile incubo; soffocavo e cercavo in tutti i modi di risalire, ma mi resi conto d’essere bloccato, trattenuto da una maledettissima conchiglia, ero in mare, un fondale sabbioso e all’orizzonte non si vedeva nulla.
Invano cercavo di chiedere aiuto ma nessuno poteva sentirmi.
Da lì l’idea del testo e del sound.
Error Number Ten
Un mio vecchio brano, scritto un bel po’ di anni fa e rielaborato per poterlo inserire nel disco.
Sono molto legato al brano in sé ma forse più al periodo in cui lo scrissi.
Lovely
Lovely è il brano che ha deciso d’essere scritto. Ero alle prese con un synth,
non riuscivo ad adattarlo col sound che mi girava per la testa. Mi schiantai sul divano, la tv era accesa e al telegiornale passarono la notizia dell’attentato in Francia del tredici novembre. Avevo un orribile sensazione.
Come tutti, d’altronde, rimasi folgorato dalla notizia e mi sfogai sulla musica. Da lì Lovely, rappresentò quell’istante. Il mio essere in qualche modo vicino alle vittime e a ciò che nel mondo stava per accadere.
Love Story
Un pensiero nostalgico nei confronti di “Casa” inteso come il posto in cui sei nato. Quando sei costretto ad andar via dalla tua città dai tuoi amici. Abbandonare la tua vecchia vita in cambio di una nuova, migliore o peggiore che sia.
Simon
Un modo istintivo di produrre un brano, uno di quei pomeriggi in cui hai voglia di sfogarti con la musica, butti giù un rif, metti una cassa fissa e ti lasci andare.
Laboon
Ti travolge come un’onda il desiderio di quella persona, in quel preciso momento. La pazienza d’aspettare, di rinunciare.
E’ nata grazie ad una storia dei Moken, un gruppo di zingari del mare del Myanmar: per loro Laboon sta a significare “tsunami”.
Shake Me
Una di quelle giornate no. Incontri spiacevoli con elementi spiacevoli.
Il brano sottolinea la personalità dell’elemento ipocrita, colui che non ha rispetto, per niente e nessuno, nemmeno per se stesso.
Sunset
La voglia d’estate, questa a voglia ha generato Sunset. Volevo ricreare un’immagine tramite questo brano, quella di un tramonto che può trovarsi soltanto in quelle spiagge del Sud Italia, ma allo stesso tempo qualcosa che desse l’impressione di non finire mai.