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Durante la nostra fase di avvicinamento all’edizione 2016 del Club to Club Festival abbiamo avuto la possibilità di proporvi la collezione di dischi di una delle produttrici che più ci piacciono -e che sarà ospite del Festival nella serata di sabato 5 novembre- ovverosia Jessy Lanza. Ora che siamo nel pieno dello svolgimento della manifestazione abbiamo pensato di bene di svelare un nostro asso nascosto nella proverbiale manica.
Ecco quindi la nostra chiacchierata con Jessy Lanza e non perderti la guida definitiva al festival.
Secondo te, in che maniera il tuo nuovo album si differenzia da quello che ha segnato il tuo debutto?
Quando Jeremy e io stavamo lavorando ad “Oh No” non riuscivo a dormire e mi sentivo tesa in generale. Mi sentivo stanca e triste senza averne veramente il motivo così, ho cercato di realizzare un disco che fosse l’esatto contrario, gioioso, divertente e pieno di energia. Per cui credo che quel tipo di emozione sia avvertibile in tutto il nuovo album.
In che maniera Jeremy ti completa e contribuisce al tuo lavoro di composizione e produzione?
Jeremy è più paziente di me. Quando non riesco a trovare il modo per portare a compimento la scrittura di una canzone il mio impulso è quello di abbandonarla e cominciare qualcosa di nuovo, al contrario Jeremy si mette di impegno per finirla se è convinto che ne valga la pena. Se non fosse per lui non finirei di comporre mai niente.
In occasione dell’uscita del tuo primo album ti chiedemmo qualcosa a proposito dell’immagine che avevi scelto per la foto di copertina. Il look “film noir Veronica Lake/ Blade Runner” come lo descrivesti tu. Ci puoi raccontare qualcosa della copertina di “Oh No”?
L’immagine per questo nuovo disco è stata scelta all’ultimo momento. Non sapevamo proprio cosa usare per la foto di copertina. Niente sembrava prestarsi bene finché non abbiamo girato il video di “It Means I Love You”. Alcuni membri della video crew stavano facendo delle foto e Kodie, uno dei cameramen, ha scattato la foto che abbiamo usato per la copertina. Jeremy invece ha fatto la foto che appare sul retro.
“Oh No” è ancora una volta la dimostrazione del tuo grande amore per l´R&B e l’era del boogie electro funk. Ci puoi raccontare come è iniziata la tua passione per quel tipo di sound?
Tutto è iniziato con una compilation su CD che i miei genitori mi regalarono per Natale quando avevo otto o nove anni. L’avevano ordinata attraverso Much Music, che è l´equivalente canadese di MTV, e si intitolava Much Retro. Dentro c’era musica disco e boogie ed una delle prime canzoni disco di cui mi sono innamorata, Knock On Wood.
Sei costantemente in tour, la tua prossima esibizione per l’Italia in occasione del C2C Festival di Torino. Trovi ancora piacevole andartene in giro per concerti?
Assolutamente! Sono la ragazza più fortunata di Hamilton (la città canadese dalla quale Jenny proviene ndr.)
Cosa ci puoi dire riguardo allo show che stai portando in giro per il mondo con il tuo tour?
Al momento sono accompagnata da una batterista che si chiama Tori Tizzard e al pubblico piace tantissimo guardarla perché è veramente fantastica. Quando suono da sola c’è un altro tipo di atmosfera. Non che sia meglio o peggio, è semplicemente un altro tipo di esperienza.
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