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Mateo González Bufi è uno dei produttori sudamericani meglio conosciuti all’estero, questo grazie anche alle sue releases per etichette quali La Belle Records, Kitsuné ed Electrique Music. Per l’uscita del suo secondo album il messicano si è accasato presso la portoghese Discotexas, una garanzia per tutti gli amanti del suono più club oriented. Il risultato si intitola “Revelación” e Bufi ha voluto raccontarcelo traccia dopo traccia. Seguitelo nel racconto ascoltando lo streaming via Soundcloud per farvene un idea.
1. Apocalipstick feat. Franka Polari
Questa è una delle tracce del disco che hanno una storia più complessa. È una collaborazione con Franka Polari, madre della House of Apocalipstick ed una delle fondatrici della “vogue” culture in Mexico. Tutto è cominciato un paio di quando sono venuto a conoscenza, attraverso un magazine digitale, di una nascente scena vogue in Messico della quale non ero a conoscenza. Ho contattato immediatamente Franka per proporle una collaborazione. La cosa divertente è che la prima cosa della quale ci mettemmo a discutere era la produzione di un video, della quale però non avevamo ancora una canzone da associare. Così è nata questa traccia, ispirata dalla musica delle ballrooms di oggi ma anche dalla house di Chicago e New York, quella che ha fatto da colonna sonora alla nascita di questo movimento.
2. Dan’s Return feat. Zimmer
Zimmer è un produttore francese associato alla label Roché Musique -Darius, Cherokee, FKJ- del quale sono amico da diversi anni. L’ultima volta che è stato in Messico è venuto nel mio studio mi ha fatto ascoltare un suo pezzo da lui definito “techno”, anche se in realtà sembrava essere più “deep house”. Abbiamo cambiato il basso, aggiunto qualche synth ed in un paio d’ore avevamo finito. Qualche tempo dopo, Alán Santos di Centavrvs mi ha aiutato a registrare un paio di synths in più.
3. White Tambourine
Ho un debole del quale mi vergogno un po`per Gypsy Woman di Crystal Waters e tutta la house music dei 90 con quei tipici accordi di organo. Prendendo ispirazione da quello ho voluto farne una versione personale, più rilassata ed introspettiva.
4. Cosmoattack
Qualcuno si ricorda forse di Training Tofu, una canzone contenuta in “Trilogy”, il mio primo album. Era dedicata al mio cane Tofu, un incrocio tra labrador e barboncino, bellissimo. Il fatto è che ho un altro cane, un vero golden retriever, al quale non avevo ancora dedicato una canzone, ed è una cosa scorretta. Per come me la immagino, questa è la colonna sonora di un giorno al parco -in acido- con il mio cane Cosmo (non date droga al vostro cane, gente!)
5. Interlude
Questo è l’ultimo brano che ho composto per l’album. Dopo aver ascoltato per alcune volte quello che avevo prodotto mi sono accorto che per tutta la durata c’erano beats ed ancora beats, e sentivo il bisogno di un po’ di calma. Così ho deciso di realizzare qualcosa senza la parte ritmica, in parte ispirata da Tim Hecker ed in parte dalla acid. Credo che renda l’esperienza d’ascolto un po’ più morbida.
6. Peaks
Windowlicker è la mia traccia preferita di Aphex Twin, specialmente nel break in cui entra un synth malevolente e lisergico che contrasta con il sound glitch della batteria. Ho voluto realizzare qualcosa di simile con questa traccia, ma al posto dei glitsches ho usato un campione di Fela Kuti, cercando qualcosa di più percussivo ed epico, mai epico tanto quando Windowlicker comunque. In questo brano ho riusato qualcosa che Alán aveva suonato, una specie di leitmotiv ma inserito in maniera quasi casuale.
7. Tomorrow
Quando ho realizzato questo pezzo ascoltavo molto Matias Aguayo, e probabilmente quell’influenza si `efatta sentire assieme all’uso di lunghi delay ed una certa vena psichedelica. È decisamente il momento più tropical e gioioso dell’album, oltre ad essere la mia traccia preferita dell’intero album.
8. New Ground
Lalo Limón è un ex-membro dei Le Barón, una indie rock band che riscuoteva un certo successo anni fa in giro per il Messico. Alcuni mesi fa ho avuto l’opportunità di fare una jam con lui a casa di un amico. Mi sono piaciute molto la sua musicalità ed il suo modo di cantare, cosi appena si è presentata l’occasione gli ho chiesto di collaborare. Ora Lalo è impegnato nella gestione del suo bar a Roma, ma sta già anche lavorando ad un suo progetto solista che promette molto bene.
9. No Pare
Questa canzone non ha trovato posto nella versione in vinile dell’album per cui la si può solo ascoltare solo in formato digitale. È quella che chiude l’album ed ha bel break nostalgico, alla Chemical Brothers. Uno di quei breaks che ti portano a finire di ascoltare un disco con il sorriso, e che ti fanno venire voglia di ascoltarlo di nuovo.
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