Mentre mezza scena italiana bisticcia a suon di Instagram Stories ed infiniti dibattiti nei commenti di Facebook sulla definizione della “trap” e sul paragone della stessa con il tanto amato e bistrattato rap, una vasta schiera di nuovi (t)rapper, più o meno affiliati ai vari collettivi (o gang che dir si voglia) già esistenti, sta tentando di ripercorrere le gesta dei loro “illustri predecessori”. Per far sì che questo avvenga, molti si sono affidati alle collaborazioni di quei colleghi che, da un anno a questa parte, stanno attraversando un momento di grande visibilità mediatica e di ascesa in campo discografico.
Unica costante: l’onnipresenza di Tedua.
Vi presentiamo una lista con una manciata di nomi, più o meno conosciuti. Il 2017 potrebbe essere il loro anno.
Drillliguria nel posto, il rapper genovese Bresh fa il salto di qualità accompagnato da un video impeccabile diretto da Alexander Coppola, insieme a Tedua che ormai migliora di pezzo in pezzo, di video in video.
Samuel Heron, qui insieme all’ex concorrente di X Factor (Eleonora)Cixi, dopo l’esperienza Buschwaka è pronto a prendersi tutto a suon di ritmi caraibici e afro-trap oltre a regalarci, ad ogni nuova uscita, dei momenti favolosi di random danzereccio. Outsider.
Se pensate questo ragazzo sia solo la brutta copia di Maruego, vi state sbagliando di grosso. Oltre ad alternare versi in italiano e in francese, potrebbe essere il primo vero portabandiera italiano dell’ #afrotrap. Digitate l’hashtag nei prossimi mesi e verrà fuori Mayor Bone.
Ancora Drillliguria, ancora Zona 4. Tobe Tinez sforna una hit. Come potrebbe essere altrimenti con un beat di Laioung, un ritornello-tormentone e (a mio parere) una delle migliori strofe in assoluto di Tedua?!
Nader Shah ha appena rilasciato suo nuovo mixtape #Anaderlevel2. Genova ancora una volta si conferma una fucina di talenti. Tra le varie collaborazioni passate e future troviamo la Drillliguria al completo. Non c’è niente da fare. Son bravi.
Ernia (ex Er Nyah) è forse l’artista più conosciuto di questa lista. Un po’ perché ormai fa parte del roster della Thaurus di Shablo (insieme a Izi, Tedua e Rkomi), un po’ perché insieme a Ghali era finito qualche anno fa nel calderone di critiche spietate per il progetto promosso da Tanta Roba, Troupe D’Elite. Come potete notare da Fenomeno, feat Izi, il ragazzo si è ripreso perfettamente. Recentemente ha pubblicato un EP intitolato No Hooks.
Il rapper della StudioOstile (ex label di Izi e Tedua) Disme ha pubblicato questa estate un mixtape, composto da ben ventuno tracce, intitolato Vivo Male. Passato purtroppo in sordina, il disco è senza dubbio uno dei debutti più sorprendenti di quest’anno. Un ottimo compromesso tra trap e rap classico, con un’attitudine che ricorda il primo Guercio, Gue Pequeño.
Qua insieme al rapper italo-marocchino Krag Lee (presto in uscita con il mixtape Boyz in da Hood) troviamo Laioung al beat e al microfono e Tedua comparsa. Dovrebbe bastare, no?!
Danyen e Theø sono più vicini alla scena romana, in particolare alla Dark Polo Gang che spesso presenzia nei loro video e viceversa. I due erano membri di una band metacore italiana di discreto successo all’estero, Upon This Dawing. Dal metal alla trap è un niente!
Sempre la Dark Polo Gang a presentare il biglietto da visita, ancora una volta la Roma ritratta dal regista ALXSSVNDROMAN. Tony Effe e Sick Luke supportano Gianni Bismark e a giudicare dai riscontri stanno puntando sul cavall(ino) vincente. E’ Tutto Vero è il quarto pezzo estratto dal suo disco di debutto, prossimamente in uscita, Sesto Senso.
Le produzioni di Lekter in casa Flus Music sono diventate ormai un marchio di fabbrica (il suo nome è spesso legato anche a Amil Leonardo, altro artista da seguire) ma questa One Million è una vera hit. Il rapper di origini tunisine Aziz Noir, più legato alla trap melodica di matrice francese, ha cacciato una vera mina.
Chiudiamo con Lazza, artista di punta (dopo Emis Killa) in casa Blocco Recordz. A giudicare dalla prestazione durante il format di Bosca “Real Talk”, il rapper milanese si dimostra molto abile anche nel freestyle. Com’era ? La nuova scuola non ha skills?