Sempre più difficile di questi tempi trovare dischi che non diano la sensazione di essere stati prodotti per puro calcolo, per carrierismo. Il londinese Hollis Parker ha pazientemente realizzato questo emozionante, fantastico “The Last Raw Era” spinto dalla propria inaffondabile passione per New York City e la sua ricca eredità musicale. A metà strada tra l’elegia e la lettera d’amore, tra la nostalgia per una tradizione che scompare e la volontà di mantenerne in vita lo spirito che lo animava, il disco raccoglie il risultato del lavoro del produttore armato di un paio di Akai MPCs ed una ricca collezione di dischi che costituiscono la materia prima del proprio sound. Realizzato seguendo il modus operandi dell’hip hop ed alimentato dalla pulsazione della cassa in quattro, questo sentito omaggio è, al di là delle intenzioni, melodicamente fresco e memorabile ed allo stesso tempo profondamente significativo e rappresenta una delle più belle ed inaspettate sorprese di questi ultimi mesi per quello che riguarda la musica house.