Dopo l’uscita, avvenuta lo scorso anno, del suo album di debutto intitolato emblematicamente “Projections”, il britannico Archie Fairhurst – conosciuto dal pubblico con lo pseudonimo di Romare– ritorna al progetto “Love Songs”, iniziato nel 2013 con un notevole EP pubblicato nel 2013 da Black Acre. Anche in questo “Love Songs: Part Two”, il produttore fa uso ed abuso di una libreria sonora che pesca a piene mani nella più tipica tradizione della black music. Laddove però i suoi precedenti lavori riportavano in vita più o meno oscuri e dimenticati classici del jazz, del blues e del soul, qui è il calore sensuale del funk e della disco che anima l’inebriante sampledelia da lui creata, almeno stando alle sue dichiarazioni a proposito. La rilettura che ne dà è economicamente essenziale, scarnificata, ma non per questo di ridotta efficacia. Dilatando e diluendo la materia prima della quale si serve ed i suoi arrangiamenti, Romare ha realizzato uno di quei dischi che si mantengono perfettamente in bilico tra efficacia e funzionalità –All Night , Je T’aime e Who Loves You sono azzeccatissimi potenziali riempipista per i dancefloors più esigenti- e puro piacere di ascolto.