Switch to page 2 for English version
Boys Don’t Cry di Frank Ocean è da tutti definito come “magazine”, ma non è un termine che rende giustizia alla pubblicazione uscita lo scorso 20 agosto. Tra scatti tumblr, cronologie browser e comparsate di amici, Boys Don’t Cry conferma la passione del ragazzo di Long Beach per le auto, tant’è che il saggio personale parla della realizzazione del libro e di Blond attraverso la passione di Ocean per le quattro ruote:
“Raf Simons once told me it was cliché, my whole car obsession. Maybe it links to a deep subconscious straight boy fantasy. Consciously though, I don’t want straight — a little bent is good. I found it romantic, sometimes, editing this project. The whole time I felt as though I was in the presence of a $16m McLaren F1 armed with a disposable camera.”
È proprio la mania per le automobili ciò che accomuna Frank Ocean a uno dei contributor della rivista, Federico Aliprandi. Siamo riusciti a raggiungere Federico via mail per farci raccontare –per quanto possibile, visti i vari accordi di non divulgazione firmati– com’è nata la collaborazione.
Ciao Federico, come stai?
Tutto bene, mi sono ri-abituato da poco al fuso orario.
Dove sei stato?
A Los Angeles a fare una cosa (non posso dirti altro, purtroppo).
Peccato. Partiamo subito dal motivo di questa chiacchierata. Raccontaci –per quanto possibile– come sei finito su Boys Don’t Cry.
Io sono appassionato di auto, ho un blog su Tumblr dal 2009 (e sto per aprire un sito) e praticamente Frank mi seguiva (non lo sapevo) e un giorno mi ha scritto dicendo che stava lavorando su un progetto e che voleva che io contribuissi. Ovviamente ho detto di sì. Nota: tutto il blog è in inglese perché a nessuno interessano le auto qui.
Il tuo contributo in cosa è consistito?
Ho realizzato un’intervista e un paio di liste di auto, più altre cose minori.
Hai conosciuto Ocean di persona?
Si, ho vissuto per un po’ a Londra lavorando per lui. La prima volta mi aveva invitato lì per parlare di lavoro e abbiamo pranzato insieme.
Come ti è sembrato?
Lui è una persona con i piedi per terra. Quando lo vedo finiamo spesso di parlare di auto. È una persona riservata, non ha social network. Fa musica per passione non per soldi e quando parli con lui, capisci che è realmente così, non ha nulla di costruito.
Torniamo a te. Hai un Tumblr che presto evolverà in un sito, oltre a questo… chi è Federico Aliprandi?
Sono una persona normalissima a cui piacciono le auto, forse un po’ troppo. Sono abbastanza noioso, non mi piace né bere né fumare. Ah, ascolto un sacco di rap.
E cosa fai nella vita oltre ad ascoltare un sacco di rap?
Per adesso sono impegnato in un progetto, e sto appunto aprendo il mio sito. Sara un sito automobilistico, ovviamente, con un sacco di fotografia, non mia perché purtroppo non sono capace di fare le foto.
Com’è nata la tua passione per le auto?
Sono sempre stato affascinato dalle auto sin da bambino, ma dopo i 17 anni mi sono interessato sempre di più, e ho fatto un blog su Tumblr per cercare di conoscere qualcuno con le mie stesse passioni.
Un’altra delle quali è la musica, dicevi. Che cosa ascolti?
Non mi ritengo un esperto di musica, per niente, però ascolto molto rap. Di Atlanta. La trap Vera, non quella che mettono in discoteca ai 15 enni. Parlo di nomi come Peewee Longway, Hoodrich Pablo Juan, Johnny Cinco, Gucci ovviamente, 2 Chainz, Thugger.
Il disco e il brano dell’anno secondo te? (Non vale Frank Ocean)
Non vale Frank? Maledetto. Aspetta che guardo su iTunes (ride). Mi è piaciuta molto Starboy di The Weeknd, principalmente perché ci sono i Daft Punk e non è una cosa che succede tutti i giorni. Album ti direi Untitled Unmastered di Kendrick Lamar.
Perfetto. Grazie per la breve chiacchierata. Salutaci Frank e digli grazie.
Grazie a voi per il tempo, ciao ciao.
Switch to page 2 for English version