Bravo Dischi è certamente tra le etichette più interessanti affacciatesi sul mercato musicale italiano nell’ultimo biennio. Nata intorno al live club capitolino Le Mura, la label romana ha già pubblicato tre album di rilievo (Fantasmi, Joe Victor, Mai Stato Altrove) e si appresta ad aggiungere altra carne al fuoco nei prossimi mesi.
Domani 1° dicembre al Monk di Roma – quindi aricordateve la tessera ARCI – ci sarà la Notte Bravo Dischi, nella quale si esibiranno tutti i nomi del roster (vecchi e nuovi). Per l’occasione abbiamo contattato una delle tre menti dell’etichetta – Emanuele Mancini – per farci raccontare passato, presente e futuro di Bravo. Intanto, ecco l’invito di Gabriele dei Joe Victor a non mancare.
Quando e perché è nata Bravo Dischi?
Nasce da un’idea di Fabio Grande e Gabriele Blandamura, all’interno de Le Mura (club romano nel quartiere San Lorenzo). Decidono di fondare un’etichetta come evoluzione naturale del lavoro svolto dal locale, che scova e da spazio alle più interessanti realtà emergenti, e decidono anche di coinvolgermi (maledetti). La Bravo Dischi veniva presentata ufficialmente il 23 ottobre di 2 anni fa, al Circolo Degli Artisti.
Com’è strutturata l’etichetta?
Noi tre siamo i Ceo, poi ci sono una dozzina di talent scout in tutto lo Stivale, la redazione che si occupa delle edizioni, gli editor, gli account, la segreteria, l’ufficio stampa, e tutte queste persone sono… sempre noi tre. Insomma, facciamo tutto tutti a turno, altrimenti non ci sarebbe gusto. Piccolo edit a questa frase goliardica: in realtà abbiamo da poco chiuso un accordo con un ufficio stampa vero, gente seria che ci darà una grossa mano.
In che modo avviene la scelta degli artisti?
Abbiamo gusti musicali diversi che si intersecano in un sottoinsieme: quando la band o l’artista che ascoltiamo si trova in quell’area condivisa, non abbiamo dubbi. Altre volte dobbiamo lavorare ai fianchi l’indeciso di turno per convincerlo, ma capita di rado, siamo sempre molto compatti nelle decisioni. Una linea editoriale che non abbiamo esplicitato e che vorremmo mantenere è quella delle prime uscite: ci piacerebbe proporre artisti che non abbiano mai pubblicato nulla prima di Bravo Dischi. Il rischio è molto alto lavorando con degli esordienti, ma altrettanto grande è la soddisfazione quando vediamo che le cose funzionano.
Dopo la festa, quali saranno le tappe principali del 2017 per Bravo?
Abbiamo quattro nuove uscite, ma il calendario non lo possiamo ancora svelare. Ci saranno i tre nomi nuovi che presentiamo in anteprima alla Notte Bravo (Teddy Bear & Palma, Moblon e Colobre) e l’attesissimo secondo lavoro dei Joe Victor, disco sul quale siamo molto concentrati. Ci sono moltissimi occhi puntati su di loro e non vediamo l’ora di stupirli.