Immaginate un posto estivo quando è inverno, un villaggio al mare o una di quelle case vicino ai boschi dove vanno i bambini della parrocchia in vacanza, ma con i campi da tennis pieni di foglie secche e le sedie sdraio ripiegate e messe sotto la tettoia, i colori che piano se ne vanno, come le persone. Un posto abbandonato per sei mesi e affollato per gli altri sei. E ora immaginate voi stessi, amati per metà del tempo e poi dimenticati. Questa è Dog Years di Maggie Rogers, l’inizio dell’inverno.