Passano gli anni, cambiano mode e personaggi ma i film di Martin Scorsese continuano ad essere l’appuntamento da non perdere assolutamente. Attese con grande ansia, le opere del regista newyorkese scandiscono ormai da diversi decenni lo scorrere del tempo, incastonando nella storia della settima arte delle perle difficili da dimenticare (anche e soprattutto grazie alla perfetta commistione tra musica e immagini).
Giovedì scorso è uscito nelle sale Silence, ultima fatica di Scorsese ambientata nel Giappone della prima metà del XVII secolo, con protagonisti Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson. Per questa occasione noi di DLSO abbiamo deciso di ripercorrere la carriera del cineasta esponente della New Hollywood attraverso 10 bellissime sequenze accompagnate da brani indimenticabili.
Chi sta bussando alla mia porta? (1967)
Un rallenti in bianco e nero sulle note di El Watusi cantata da Ray Barretto. Comincia così la carriera del giovane Scorsese, influenzato dalla Nouvelle Vague e con protagonista l’attore feticcio Harvey Keitel. Senza budget ma con tanto cuore (nel film c’è persino The End dei Doors).
Mean Streets (1973)
La prima vera perla nella filmografia del regista: si potevano isolare tantissime sequenze, a partire dall’incipit con Be my baby, ma in questa è racchiuso tutto il suo cinema. De Niro entra nell’inferno rosso del bar accompagnato da due gentili signorine, sullo sfondo gli sguardi invidiosi degli altri clienti e i Rolling Stones con Jumpin’ Jack Flash. Il cinema come lo conosciamo oggi è iniziato qui.
Taxi Driver (1976)
Il capolavoro di Scorsese, con un monumentale De Niro, è pieno di momenti indimenticabili. La solitudine di Travis Bickle è più toccante (ma meno vistosa) mentre sullo schermo della piccola televisione coppie ballano Too Late for the Sky di Jackson Browne. Lo sguardo vuoto del protagonista fa il resto.
Toro Scatenato (1980)
Una delle intro più famose della storia del cinema, che ha legato senza ritorno le movenze sul ring di Jake LaMotta/Robert De Niro con la Cavalleria Rusticana. Titoli di testa di una potenza mostruosa per un film incredibile.
Fuori orario (1985)
La miglior scena del film premio alla regia al 39° Festival di Cannes è accompagnata da Robert & Johnny – You’re Mine. Uno Scorsese curioso, scatenato e indie che decide di ambientare tutto il film in una Soho ancora poco di moda.
Quei bravi ragazzi (1990)
Lo sguardo di Robert De Niro, il suo modo di fumare rabbioso e Sunshine of Your Love dei Cream. Basta poco per colpire lo spettatore, un gioco di equilibri di cui sono capaci in pochi. Scorsese racconta trent’anni di storia della malavita, rigorosamente italoamericana.
Casinò (1995)
La voce narrante accompagnata da House of Rising Sun colpisce allo stomaco, ancor più delle immagini degli spietati omicidi compiuti in serie o dell’esplosione finale. Probabilmente la scena in cui musica e immagini si sposano meglio nella carriera del regista.
Al di là della vita (1999)
Scorsese torna sulle strade di New York, ma questa volta il taxi viene sostituito dall’ambulanza: la frenesia delle luci e la devastazione notturna hanno stravolto Nicolas Cage e Tom Sizemore. Due allucinati così non possono che aver come colonna sonora i Clash.
The Departed – Il bene e il male (2006)
I Dropkick Murphys devono gran parte del loro successo alla decisione di inserire nella colonna sonora del film il brano I’m Shipping Up To Boston (da lì in poi diventato un successo planetario). Si tratta della musica perfetta per la discesa agli inferi di Leonardo DiCaprio, infiltrato in una delle più pericolose organizzazioni del mondo.
The Wolf of Wall Street (2013)
Tutta la follia e la frenesia di Wall Street scandita dalle note della cover dei Beach Boys. Sloop John B cantata dai Me First And The Gimme Gimmes è il perfetto simbolo di una società posticcia e senza senso, pronta a sprofondare nei propri vizi.