L’australiano Lewie Day, meglio conosciuto con il nome d’arte di Tornado Wallace, oltre ad essere uno dei produttori provenienti dal continente australe con il più alto profilo a livello mondiale è anche uno dei principali rappresentanti di quella scuola che trae ispirazione dalla psichedelia e dalla scena balearica per rinverdirne i fasti aggiornandone quel tanto che basta i temi. La relativa brevità dei questo “Lonely Planet” gioca a suo favore, permette al suo autore di non cadere nel prevedibile e nella noia rendendo i sette brani che lo compongono compatti e pieni di idee accattivanti, dalle reminiscenze alla Future Sound of London della title track e di Kingdom Animalia passando per la sensualità degli accordi di chitarra di Trance Encounters fino alla cinematografica Voices, dalle sonorità inconfondibilmente e nostalgicamente 80s.