Qualche giorno fa è uscito Clara, nuovo singolo che anticipa il prossimo disco di Makai, THE COMFORT ZONE.
In attesa del nuovo lavoro, la cui uscita è prevista per fine estate, abbiamo chiesto a Dario Tatoli di parlarci dei sui dischi fondamentali.
«Premetto che ascolto musica 12 ore al giorno o quasi.
Selezionare gli album fondamentali per me e la mia produzione musicale la reputo una cosa quasi impossibile.
Ho deciso di non inserire dischi che pure ho divorato, come White album, Pet sounds, gli Smiths e almeno tre dischi dei Radiohead, Debussy, Chopin ecc. Qui sotto cercherò di elencare 10 dischi che in un modo o nell’altro, senza alcun nesso cronologico, mi hanno affascinato e inevitabilmente influenzato negli ultimi anni. Posterò un brano per ogni disco, quasi fosse una playlist.
Probabilmente se avessi dovuto parlare davvero di dischi fondamentali non ne sarebbero bastati 100.»
DEERHUNTER – MICROCASTLE
Penso che Bradford Cox sia un genio indiscusso.
Credo che le loro produzioni siano un insieme di canzoni perfette vestite da una produzione incredibilmente elegante.
THE BOOKS – LOST AND SAFE
Ho ascoltato per la prima volta questo disco dieci anni fa.
Resta uno dei miei dischi preferiti di sempre da allora.
Difficilmente ho riascoltato miscele così delicate di armonia, samples e songwriting.
VINCENT GALLO – WHEN
Ascoltarlo in cuffia è d’obbligo.
Penso che la registrazione di questo disco sia sublime.
TEEBS – COLLECTIONS 01
Qualsiasi sua produzione la trovo estremamente attuale.
A questo disco però ci sono particolarmente legato, probailmente perchè lo riassume perfettamente.
FOUR TET – THERE IS LOVE IN YOU
Kieran Hebden per me è il re indiscusso della bedroom electronic music, è riuscito però ad evolversi in ogni stile e ambiente sentendosi sempre a suo agio. questo disco ne è la prova.
DEVENDRA BANHART – MALA
Non mi stancherò mai di sottolineare quanto sia importante per me quest’album, dalla prima all’ultima nota.
CHILLY GONZALES – SOLO PIANO
Se ho voglia di ascoltare un pianoforte so esattamente a che disco far riferimento.
TELEFON TEL AVIV – FAHRENHEIT FAIR ENOUGH
Ho avuto la fortuna di vederli a Roma al Circolo degli artisti poco prima della dipartita di Charles.
E’ un suono che è invecchiato con il passare degli anni ma che di certo mi ha portato ad un approccio ed ad un modo differente di pensare la musica elettronica.
BROADCAST – TENDER BUTTONS
Resta uno dei miei dischi pop preferiti in assoluto.
ANDY SHAUF – THE PARTY
Andy Shauf entra di diritto in questa selezione perché è un disco che ho letteralmente consumato nell’ultimo periodo, se la giocava con Anderson Paak, ma in termini di produzione lo trovo più vicino all’immaginario di MAKAI.