Si chiama Rust&Dust il nuovo album dei Loop Therapy, in uscita il 28 aprile su Irma Records. In anteprima lo streaming del lavoro accompagnato dal track by track.
L’invasione: brano introduttivo ispirato alle atmosfere dei film sci-fi degli anni ’50 rivisitate in chiave hip hop, Dj Zeta ne impreziosisce il sound. Una voce narrante introduce l’album con le istruzioni per l’uso.
prometheus’ Theme: brano inizialmente pensato come un blues e poi realizzato nel modo più cattivo possibile.
Afrotek: brano di chiara ispirazione afro colorato con sonorità hop hop.
Brokenwings: ispirato al gospel ma ricco di atmosfere e sonorità molto scure. La voce di “Hyst” ne è il perfetto anello di congiunzione.
thePidgeon: tratto da una storia vera. In una vacanza insieme abbiamo adottato un piccione che si era ferito ad un’ala e vagava nel giardino della casa in cui alloggiavamo. Per quanto riguarda la musica è un mix di hiphop, afrobeat ed elettronica. Coinvolgere Folco Orselli è servito perché, tra tutti, era quello che meglio avrebbe reso la follia di questo brano.
rooftopsOfTerralba: l’atmosfera un po’ spettrale che ha Terralba in alcune sere
cannibalbeat: Ispirato alle atmosfere di alcuni film horror, in particolare quelli di genere cannibal. Per questo il tema è molto scarno e tutto si basa su un groove fitto e tribale.
rushbeat: la cosa che spicca è la costruzione del groove della batteria e lo spazio lasciato a Dj Myke che abbiamo accompagnato come si fa con i solisti.
LeeVanCleef: brano tributo al funk ’70
LoopIndigo: brano ispirato all’HipHop classico della GoldenAge ’90 e arricchito da sonorità acustiche quasi orchestrali.
myNeed: un blues classico impreziosito dalle sapienti mani di Ice One.
Livida: una ballad ispirata a Miles Davis sulla falsa riga del brano Miles I Miss U presente nel primo album.
Infasediripiglio: è il vero ultimo brano del disco, pensato come una specie di ninnananna, quasi per andare a cercare un lieto fine. Rimane comunque un brano dalle sonorità allucinate e lontane, un contrasto tra una musicalità distesa e sonorità più inquietanti.
VediMo: in linea con il primo album abbiamo voluto far remixare un nostro brano (LoopIndigo) da un grande produttore, Bassi Maestro.