È da poco uscito Solopiano di Giovanni Truppi e, in occasione della data di domani 20 aprile a Base Milano per la rassegna Italica, ci siamo fatti raccontare i suoi dischi fondamentali.
«Un disco all’anno per gli ultimi dieci anni, scelto tra i dischi usciti negli ultimi dieci anni.
Sono fondamentali non perché tutti siano tra quelli che reputo i dischi più belli degli ultimi dieci anni, ma perché sono tra quelli a cui sono affezionato di più.»
2017
Sun Kil Moon: Benji (2014)
Avevo già ascoltato SKM e mi avevano colpito la sua intensità e la produzione dei dischi.
Un giorno, grazie a traducocanzoni e ad un amico che mi ha consigliato questo specifico album e il sito, ho incontrato il fratello gemello cantante di Carver.
2016
Alabama Shakes: Sound & Color (2015)
Ci ho messo tempo a capire la grandezza di questo disco che inizialmente mi sembrava solo musica derivativa suonata molto bene. Continuo a pensare che sia anche questo ma il fatto che sia stato e sia ancora uno dei miei compagni di viaggio preferiti mi ha dato il tempo di comprendere che è molto di più.
2015
Ntò e Stirpe Nova: Numero 9 (2014)
Il rap mi fa pensare spesso ai fumetti o ai film d’azione e quello che a volte mi manca nel rap degli ultimi anni – soprattutto partendo da questo presupposto – è la narrazione.
Numero 9 (come e più dei precedenti lavori dei Co’Sang) è un film di Brian De Palma.
2014
Coez: Non erano fiori (2013)
Questo disco mi ha fatto molto bene e molta compagnia. Canzoni come Hangover o Non erano fiori sono dei capolavori di semplicità e Riccardo Sinigallia è un maestro della produzione.
2013
Dargen D’Amico: Vivere aiuta a non morire (2013)
Non so quante volte abbia ascoltato questo disco, quanto mi abbia influenzato e quanto mi abbia fatto emozionare e sorridere. La prima canzone è un mio personale inno ed è una delle canzoni più belle che conosco.
2012
Moderat: Moderat (2009)
Non sono riuscito ad avvicinarmi alla musica elettronica finché non mi ci hanno fatto sbattere la vita e questo disco.
Mi ricordo un viaggio da solo, in macchina, da Napoli a Roma. L’imbrunire e le nuvole gonfie.
2011
Edda: Semper Biot (2009)
Ho ascoltato per la prima volta Edda per caso su Youtube. Credo che il pezzo fosse Scamarcio e mi ricordo di aver pensato inizialmente che a cantare fosse una donna.
Credo sia stata l’ultima volta che la scoperta di un artista nuovo sia stata così travolgente.
«Nel 2011 ho compiuto trent’anni e sono cambiate molte cose nella mia vita, probabilmente è anche per questo che gli anni precedenti li percepisco come un insieme più caotico e faccio fatica ad ordinarli. Dei tre dischi che mancano per arrivare a dieci, me ne vengono in mente forti solo due da quel periodo e sono entrambi del 2008. Dopo dieci anni li considero ancora dei capolavori:»
2010/2008
Vinicio Capossela: Da solo (2008)
Baustelle: Amen (2008)