Esce oggi –per Fresh Yo! Label / IRMA records– “Riva”, l’album di esordio di AQUARAMA (progetto di Dario Bracaloni e Guglielmo Torelli).
Ce lo siamo fatti raccontare traccia dopo traccia.
Hit The Wave
Finire sotto un’onda è tanto tanto soffocante quanto liberatoria è la sensazione di riemergere e riprendere fiato, perfetta metafora di non arrendersi mai e continuare a nuotare senza sosta fino alla fine.
Il calando di Hammond finale non è un fade-out ma l’effettiva chiusura dei drawbars e del pedale del volume.
Seaplanes
Persone vicine fisicamente possono essere in realtà lontanissime e più si cercano più si allontanano inesorabilmente, come un’isola ed un idrovolante.
È il primo pezzo scritto dell’album, ci ha ispirati riguardo al tutto il resto della scrittura del disco e fissato la nostra idea di sound.
Africa
L’epoca odierna vede i confini ideali deflagrare, quelli fisici rafforzarsi irrimediabilmente. In mezzo ci sono le persone, vittime di migrazioni e mutamenti epocali: l’Occidente si disumanizza e mangia il resto del mondo, mentre la gente si parla e ci si conosce quasi esclusivamente in modo virtuale. Il desiderio che ne scaturisce è quello di una migrazione al contrario, per scappare da un mondo talmente freddo che rende la guerra, in un paradosso surreale, un luogo più sicuro.
Unisce figure ritmiche afro-cubane e brasiliane.
Con la partecipazione di Daniel Plentz alle percussioni.
On A Beach
Un grido appassionato di non accettazione della fine di una relazione d’amore cerca di esorcizzare immagini prima reali e poi mentali impossibili da cancellare. In un loop di ricordi e desideri, i due protagonisti si amano e si odiano per poi incontrarsi ancora su una spiaggia.
Il pezzo gioca sul contrasto fra la spensieratezza delle melodie e del mood generale con la malinconia delle parole.
Holy Day
Un giorno di vacanza che diventa sacro perché fondamentale per staccarsi da una persona: contrariamente al resto del disco qui l’isolamento è auspicato e non temuto.
Nella nostra fantasia è il brano più mediterraneo e latino, scritto e arrangiato pensando ai due Lucio della canzone italiana e ai tropicalisti brasiliani degli anni ‘60 che jammano per le strade di New York.
Aquarama (instrumental)
La costa azzurra, la costa amalfitana e Big Sur si uniscono in un futuro retrospettivo.
Intitolato “Aquarama” dal celebre motoscafo del noto marchio italiano, il pezzo si intende come la colonna sonora di un lento drift sull’acqua a bordo della barca. Nella versione live esplode in un finale inedito.
Coral
Dialogo metaforico di una persona davanti allo specchio per riconoscere a sé stessa di aver cristallizzato (qui coralizzato) i propri sentimenti, le proprie aspettative e bisogni.
Si ricorre al neologismo inglese “to coralize” – “coralizzare” inteso come cristallizzare, ghiacciare, bloccare, giocando sulla peculiarità del corallo di avere la consistenza e la durezza d’una pietra, capace anche di graffiare letalmente, seppure sia un essere vivente a tutti gli effetti.
Primo singolo estratto accompagnato da video-clip interamente scritto e realizzato da Aquarama.
Con la partecipazione di Daniel Plentz alle percussioni.
Mary
Preghiera e confessione che scaturisce dal fatto che la realtà oggettiva delle cose in quanto tali sia immutabile, quale che sia il punto di vista dal quale vengano osservate. Nel ritornello il protagonista del tema diventa narratore esterno di se stesso, riconoscendo e confessando benefici e difficoltà del suo percorso di redenzione e astrazione.
La risoluzione è resa in termini musicali col raddoppio del metronomo e il cambio di atmosfera e latitudine, che da soul vira verso i tropici.
Seventeen
Una persona adulta parla ad una molto giovane legate da un rapporto non chiaro e asimmetrico.
La differenza di esperienza ed aspettative li costringe all’impossibilità di comunicare e di capirsi.
L’architettura del brano si fonda sulla somma e sulla sottrazione di diversi layer sonori che giungono al loro massimo spannung con l’assolo di chitarra per poi risolversi in beat puro con l’outro di batteria ottenuto drasticamente, come se si spegnessero di netto i vari canali.