24hrs
Anche se cambiare nome tre volte in pochissimo tempo non sembra sintomo dello stare bene con sé stessi, Twenty (come lo chiamano le ragazze citate nei suoi pezzi) ha vissuto fino a questi giorni come mentore del fratello minore Madeintyo, anche lui rapper di discreto successo negli States, a volte un po’ soggiogato dalla sua ombra. Il rapper, che ora sta ad Atlanta e ha forti legami con il Giappone, deve però il suo nome alla città di NY: infatti, recatosi lì per il concerto del fratello ma scendendo erroneamente dall’Uber troppo presto, nel tragitto verso il club vide così tante insegne di negozi aperti 24 ore su 24 che lo ritenne un vero e proprio segno divino. Il timbro vocale abbastanza alto unito all’abbondante autotune permettono a 24hrs di trasformare i suoi pezzi in vere e proprie perle, versatili in ogni situazione e presenti in quasi tutte le playlist di Spotify che gravitano intorno ai vari sottogeneri del rap.