A poco più di un anno di distanza dall’uscita del primo di una serie di tre EPs riuniti sotto il titolo di “Paradygm Shift”, esce ora l’album che li raccoglie su un unico supporto e che segna il ritorno di Robert Hood, dopo la parentesi più estroversa e di largo appeal del suo progetto Floorplan, al sound senza compromessi che lo ha reso universalmente celebre e riverito, nonché il traguardo della cinquantesima uscita per la label olandese Dekmantel che definisce la prestigiosa release come il fratello più vecchio e maturo del seminale album “Minimal Nation”. Hood da parte sua punta ancora una volta a spingere la musica elettronica al di fuori della propria comfort zone per cercare nella concentrazione che la ripetitività del minimalismo produce un atteggiamento mentale nuovo. I nove pulsanti ed ipnotici brani che costituiscono questo ciclo hanno una forza ed una naturale, indisturbata eleganza che sono chiaro frutto di disciplina e rigore artistico. DJ tools d’autore finemente cesellati che portano la chiara ed inimitabile impronta di un fuoriclasse.