Immaginate 300 corpi nudi fino all’ombelico e poi coperti dai collant. Trecento donne che diventano una sola opera d’arte, uno spazio vivo, un monumento. Vuoto è il nuovo progetto fotografico di Giuseppe Palmisano aka iosonopipo al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro il prossimo 25 Giugno. Potete (dovete!) partecipare iscrivendovi qui.
Che meraviglia pensare a tutte queste donne, tutte diverse:
-quelle che lasciano le croste della pizza nel cartone
-quelle che si tengono la pipì fino a casa
-quelle che ogni tanto si regalano dei fiori
-quelle che si tuffano dalle scogliere
-quelle che ad un certo punto si rasano la testa
-quelle che si dimenticano sempre i sogni
-quelle che amano Bill Murray
-quelle che dormono a pancia in su
-quelle che sanno sempre dove sono i libri che prestano
-quelle che aspettano il caffè per fumare la sigaretta
-quelle che si amano per come sono
-quelle che hanno bisogno di una foto di iosonopipo per amarsi per quello che sono.
Ecco, immaginatele così diverse ma così similmente spogliate da tutto a formare una cosa soltanto:Vuoto. Abbasso le 50 sfumature di grigio e viva le 300 sfumature di rosa chiaro, tonalità Pantone mescolate tra le curve dei corpi e intervallate soltanto dal nero della frangetta che copre la fronte di Clara, dalle lentiggini che si aprono sul viso di Cristina e dal piccolissimo tatuaggio con le fasi lunari che ha Flavia attorno al polso sinistro.
Se chiudo gli occhi un attimo immaginoVuoto come un frutteto nella stagione della fioritura: pieno.
Per finanziare il progetto sono aperte due aste: una dedicata alla stampa dello scatto in edizione unica e l’altra dedicata ad un progetto fotografico editoriale, ad esempio la copertina di un disco o di un libro. Dopo le collaborazioni con Fabio Cinti per la cover di “Forze Elastiche”, con Ghali per “Ninna Nanna” e con Lo Stato Sociale per “Amore, lavoro e altri miti da sfatare”, ovviamente noi di Dlso tifiamo perchè Vuoto diventi un’altra bellissima copertina di un disco, e invitiamo tutti gli artisti e i musicisti a partecipare all’asta e aggiudicarsi alla fine una foto sì, ma con una storia bellissima dietro (e dentro). Mancano solo 17 giorni, quindi datevi da fare QUI.
Abbiamo fatto qualche domandina a iosonopipo prima di tutto per ricordare i vecchi tempi in cui lo avevamo intervistato per l’uscita del suo libro Oltrepensare, e poi anche perchè vogliamo capirci decisamente di più:
Vuoto è un’opera che hai già dovuto progettare nella tua mente, immaginando la pescheria di Pesaro finora deserta improvvisamente affollata di 300 corpi nudi. ci racconti un pochino come la vedi?
Vedo un posto pieno ma che non si può toccare, non si percepisce. Come le nuvole riempirono il cielo e lo svuotano quando diventano il cielo.
Vuoto: come una città d’estate, come un cassetto lasciato libero soltanto per noi nella casa di qualcun altro, o come il mezzo bicchiere dei pessimisti?
Come quello che senti a passeggiare solo in spiaggia di notte mentre lì in fondo nel chiosco c’è la festa.
Ciascuna di queste donne occupa un posto dall’uno al trecento nel tuo vuoto. Il vuoto che posto occupa, invece, nella vita di iosonopipo?
Per un periodo è stato quasi a tutti i posti, ora ho imparato a conviverci un po’, farlo accomodare in fondo. Tenerlo d’occhio.
Sfera dell’impossibile (ma anche no): se potessi scegliere, di quale artista vorresti fosse la copertina di Vuoto?
A bruciapelo Solange.
Una canzone che ti svuota:
Una canzone che ti riempie:
A questo punto dovete decidere voi: il 25 Giugno potrebbe essere una di quelle domeniche di inizio estate in cui ve ne state lì seduti all’ombra e continuate a ripetere “ho bevuto troppo ieri sera” oppure un giorno speciale che ricorderete per sempre, quello in cui siete diventati un pezzetto piccolissimo di un’opera d’arte.
Cara Solange, è arrivato il momento di fare la tua offerta qui.
H-asta la vista,
Valentina e Claudia.