Dei C’mon Tigre sappiamo poco, almeno in termini anagrafici. Ma chi se ne importa? Che l’autore e la sua aurea sarebbe morta lo aveva scoperto Roland Barths già molti anni fa. Che le nostre identità siano diventate fluide ne abbiamo prova ogni giorno che passa. Quello che è certo è che il loro omonimo album del 2014 è una delle produzioni più suggestive (per capacità immaginativa) e colorate (per organica attitudine world) tra quelle emerse nel bel paese in anni recenti. Il mediterraneo come bagaglio culturale da portarsi in giro on the road, in viaggi da globtrotter che arrivano anche molto lontano dal punto di partenza. Nel loro quartier generale bolognese, questa volta, il duo ha chiamato a raccolta un po’ di amici per confezionare la nuova uscita ‘Elephant RMX’ marchiata Original Cultures: il laboratorio serigrafico di Squadro ha stampato l’artwork originale di Gianluigi Toccafondo (già collaboratore per il progetto sulla federazione calcistica tunisina) che fa da copertina di lusso per le reinterpretazioni che DJ Khalab e Populous danno dell’originale. Se siete ancora indecisi sull’acquisto di una delle copie del 12″ in edizione limitata, vi fughiamo noi ogni dubbio: con una playlist esclusiva che racconta le loro ispirazioni più profonde, tra romanticismi eccessivi, polveroso post-rock, ritmi visionari e beattoni west coast.
Turtles / Flying Lotus
Flying Lotus ci affascina perla sua beata complessità. Molto belle le tessiture di questo pezzo, aprono a scenari tropicali senza essere affatto ruffiane.
Amo Bishop Roden / Boards Of Canada
I Boards Of Canada sono un riferimento, in questa traccia, come nella loro intera produzione, c’è un’ attitudine visionaria, sia del suono che del ritmo, che tende a portarti altrove, sempre.
Mimoun Marhaba / Maalem Mahmoud Guinia & Floating Points
Un talentuosissimo musicista gnawa purtroppo scomparso nel 2015, qualche mese dopo la release del brano, accompagnato da uno strisciante Floating Points.
Tutto il nostro rispetto per aver mantenuto un equilibrio così rispettoso nei confronti della musica etnica, senza che gli interventi di sintesi prevarichino mai.
Sembra di sentire il cinguettio degli uccelli tra una nota e l’altra.
Lord Knows Best / Dirty Beaches
Il brano è tratto da “Badlands”, lavoro del 2011. E’ una traccia che scorre ossessiva e romantica, qualità che ci colpiscono e ci fanno affezionare, ed in cui ci ritroviamo abbastanza. Ritorna costantemente come ascolto: quasi fosse sempre lì sotto, nascosta, come un fiume sottomarino.
Midrange / Labradford
Posto d’onore nella nostra libreria da sempre, un po’ in mezzo alla polvere del reparto post rock. Questo brano racconta i Labradford meglio di qualsiasi altro loro. Nella scrittura del lato B di Elephant ci siamo lasciati trasportare da questa cupa leggerezza. Un enorme macigno senza peso.
di Andrea Mi