Hunee –il selezionatore di origine Koreane membro della famiglia Rush Hour– raccontato.
Hun Choi all’età di 19 anni lascia la provinciale Bochum, Germania Ovest, per andare a Berlino, dove rimarrà per 14 anni. Inizia a lavorare presso una casa di cura per malati terminali e viene a contatto con la piaga sociale dell’HIV, una novità per un ragazzo come lui che proveniva da un’area industriale della Germania, vicino Düsseldorf, dove si parlava di Opel più che di rivoluzione sessuale e malattie infettive.
A Berlino si innamora definitivamente dei vinili e della musica elettronica, dopo un pigro incontro a Bochum grazie ad alcuni suoi amici che gli avevano venduto tutto il necessario al solo scopo di fare cassa per pagarsi qualche vizio.
Viene assunto da Rare Groove, record store a Kreuzberg, specializzato in musica jazz.
Diventa un caro amico del mitico DJ Nomad, con il quale suona in giro proponendo disco, afro music e hip hop; i due si facevano chiamare Triple A Soundsystem.
L’energia della capitale e gli incontri giusti lo proiettano su W.T. Records con un ep che ai tempi aveva fatto innamorare tutti con i pad caldi, i chords del Rhodes e le sperimentazioni dell’alternative disco.
Suonare disco, funky e boogie non lo preoccupava affatto, nonostante l’egemonia della techno tedesca, anzi riusciva sempre a divertire e divertirsi. Va tutto così bene che Panorama Bar lo chiama, insieme a lui Macro Night e Serge di Clone; un sogno che diviene realtà chiaramente.
Nel mentre Hunee si cimenta come promoter al Tape Club con la serata “The Loveroom”.
Poi la release su Retreat (etichetta di Quarion e Hauke dei Session Victim) e nello stesso anno entra nella Fell Music di John Daly.
Arriva a Rush Hour nel 2010 con “Bobos Alone In Paradise” e la Ostgut Ton lo sceglie nel 2011 per il fortunato various Panorama Bar 003. Poi Dekmantel e sembra andare tutto bene.
Nonostante questi traguardi Berlino inizia a soffocare Hun, mancano gli appigli giusti e stimoli ulteriori per fare il salto di qualità, si allontana dallo studio e si butta nel campo della tecnologia. La moglie non ha mai apprezzato più di tanto la capitale e visto che la musica non pagava ancora tutti i conti: prendono la decisione di trasferirsi a LA.
Nove mesi in cui fioccano per assurdo i booking dall’Europa e quindi marcia indietro e la meta questa volta è Amsterdam dove un San Proper più carico che mai lo accoglie nel suo studio, lo stesso in cui Hunee comporrà il primo album. Arrivato in Olanda faceva musica con quel poco che aveva e che gli avevano dato amici di Berlino come San Soda e Marcel Vogel. Possiamo dire quindi che l’incontro con Antal e quel pazzo visionario di San Proper gli cambia la vita, gli da fiducia, sicurezza e visibilità.
“Hunch Music” è il prodotto di sessioni in studio e niente più come dice lui stesso; una release come le altre che non segna il percorso di Hunee, il quale probabilmente aveva già il pensiero rivolto alla celeberrima compilation dei lavori di Soichi Terada. Un disco da collezionismo puro, curato nei minimi dettagli, che mette in luce la sensibilità musicale di Hunee oltre al talento di Terada, mai troppo riconosciuto in Europa.
Hunch viene remixato da Mick Willis e mister Dj Fett Burger nel 2016.
Hunee sembra un nobile, pacato e sempre gentile ma scatenato dietro alla consolle se c’è l’atmosfera giusta. A differenza di quanto possa pensarsi, non va alla ricerca del disco introvabile, ma solo di quello che piace a lui. Non è una gara al rare vinyl. Odia profondamente le disco edits perché è meglio imparare a camminare sulle proprie gambe rispetto a ripercorrere sentieri già tracciati. Ama Montreal in modo viscerale; sia per la città in sé che per le feste che organizzano.
Aspettatevi veramente di tutto da lui; techno, acid, house, disco, afro e boogie in rapida successione e non rimane il tempo per fare altro che lasciarsi trasportare.
Hunee suonerà a Firenze il 14 Luglio per LattexPlus Festival 2017, all’interno del Parco di Villa Solaria. L’appuntamento è davanti al main stage alle 22.30.