Laraaji è un artista più unico che raro. Musicista di solida estrazione classica prima di tutto, lo statunitense Edward Larry Gordon – questo il suo vero nome – è diventato nel corso degli ultimi quarant’anni una dei più rispettati esponenti del genere ambient nonché figura di spicco del movimento New Age più generalmente inteso.
La sua spiccata spiritualità ha sempre contraddistinto la sua imponente discografia, tanto estesa quanto spesso di difficile se non impossibile reperibilità.
Il suo album “Day of Radiance”, realizzato in collaborazione con Brian Eno e terzo volume della sua seminale serie Ambient, resta ancora oggi il suo lavoro discografico più conosciuto anche se la doppia release di “Sun Gong” e “Bring On The Sun” potrebbe permettere ad un pubblico più vasto l’approccio con la sua visione della musica e della spiritualità.
I due album infatti, in uscita non per la prima volta sotto l’egida della All Saints Record label fondata da Roger Eno (fratello del più noto Brian) oltre ad essere annoverabili tra i sui lavori più riusciti, rappresentano il migliore punto di partenza per i neofiti visto che all’interno viene riassunto bene l’universo sonoro e spirituale dell’ artista: dai meditativi droni di “Sun Gong” al più variegato, immediato ad a tratti giocoso “Bring On The Sun”.
Pur non avvalendosi di strumentazione tipicamente elettronica il musicista -f amoso soprattutto per l’insolito uso della cetra – è in grado di creare attraverso una scelta spartana ma strategica di effetti mondi sonori ricchi di sfaccettature e personalissimi. Unici per l’appunto.