Orson è il progetto solista di Cataldo Bevilacqua, leader dei pugliesi Barbados.
Here è il suo EP d’esordio e farà felici quanti amano Bob Dylan, Neil Young e altre robe molto folkettone.
Noi ci siamo fatti raccontare questo suo primo lavoro traccia dopo traccia.
Closed To Me
È la prima canzone estratta da Here.
Parla di un incontro, di due vite separate, della distanza che il tempo esercita su di esse. La registrazione è opera di Wolfman Bob, come per il resto del disco. È una ballad dallo strumming pronunciato e la voce tirata, molto di pancia, che racconta il fiato corto dell’emozione e l’incertezza delle parole (rispetto a cosa?) mentre dentro è tutto chiaro, lucido e perfettamente a fuoco.
Here
Questa è la canzone che dà anche il nome al disco.
Here è una rincorsa, un’inquietudine, un affanno, una ricerca impossibile a concludersi. È qui, scritta nel nostro dna, eppure sfuggevole e inafferrabile.
Here si doveva chiamare Where, poi, per una serie di fortunati eventi ha cambiato nome dando senso a tutto il pacchetto contenuto nell’Ep. Ma questa è un’altra storia.
Better Than This
La struttura e la melodia di Better Than This, un pizzicato che si trasforma in accordi pieni nel ritornello, mi giravano in testa da un po’ di tempo ma aspettavo la storia giusta per completarla. Racconta una dipendenza, quella forte e viscerale che si può provare solo nei confronti di una persona. Parla anche della difficoltà di scegliere, di gettarsi e lanciarsi in un salto nel vuoto però necessario.
Into Those Nights
Into Those Nights è una ballad voce e chitarra, come tutte le altre. O forse un po’ di più visto che è arpeggiata, spiccatamente malinconica, notturna, quasi una ninna nanna. Racconta la storia di un piccolo amore di provincia in un paese del sud Italia, un dialogo a due, una danza di sguardi e pensieri mai detti. Un ringraziamento particolare va a Sylvie Lewis che mi ha aiutato nella stesura del testo, aprendomi stanze ariose nel castello dello storytelling.
Ran In The Forest
Ran In The Forest è il primo pezzo che ho scritto in assoluto, molti anni fa in una casa di Milano, in un’altra vita e in un altro tempo. Il testo è liberamente tratto dal racconto de L’Orso di William Faulkner.
A lungo mi sono chiesto perché questa storia mi avesse affascinato così tanto, se per la qualità letteraria, la potenza della memoria o per le suggestioni del sud, così forti nell’autore americano. La risposta me la sono data solo poco tempo fa e ha a che fare con la selva oscura che ognuno di noi deve percorrere almeno una volta nella vita. Ma anche questa è un’altra storia e ve la racconto in seguito: contiene Orfeo, Euridice, Pavese, Dante.
Tutta roba che non fa molti like. :)
Solo Per Avere Memoria
L’ultima traccia di Here non è un pezzo, è un appunto preso al volo su un’improvvisazione, un arpeggio partito per caso con una melodia vocale incerta e poco definita e un testo pronunciato a caso. È una nota presa Solo Per Avere Memoria, come recita a inizio pezzo la voce di Wolfman Bob, che dà un senso a ritroso a tutta l’operazione: fissare su un blocco tutto ciò che è stato Orson nei suoi primi mesi di vita. Questa canzone probabilmente non vedrà mai la luce, non la suonerò mai dal vivo, non prenderà forma, non avrà una sua vita se non adesso, se non qui.