Il disco di cui sei più fiero
All’inizio del millennio ero un insaziabile collezionista di dischi, in un mondo in cui per mandare una mail ci si metteva un quarto d’ora. Un primitivo Amazon era il mio pusher per tutta una serie di vecchie stampe soul e punk introvabili, dimenticate, invendute che marcivano in negozi negli States. Spendevo così cifre orrende per acquistare e farmele spedire, con la dogana italiana a punirmi ulteriormente a suon di dazi. Almeno ci avevo visto giusto, e comprai dischi fondamentali come questo.