Decisamente più obliqua e libera da ogni obbligo di funzionalità è la versione della UK bass music che viene data da Lee Gamble. Una versione tutta cerebrale la sua dove i breakbeats della jungle vengono destrutturati e ricomposti in forma di complesse scatole cinesi musicali. Un lavoro di ricontestualizzazione in cui è chiara l’origine della matrice ma il cui risultato da vita a forme sonore “altre”. Una raccolta di brani che che ben rispecchiano ed esplicano il concetto di fondo dell’opera. Con il titolo di “Mnestic Pressure” infatti, Gamble ha voluto fare riferimento al processo di coercizione e distorsione della memoria causato dal sovraccarico di informazioni e stimoli che l’era digitale porta con sé ed il conseguente stato di allucinazione in cui cadono le coscienze. In disco stimolante questo anche al di là della sua natura concettuale e sperimentale con una menzione speciale per il brano Ghost, squisito esempio di pura, liquida e futuribile drum & bass.
https://soundcloud.com/hyperdub/lee-gamble-istian-taken-from-mnestic-pressure-hdbcd037