Awaken, my love, Childish Gambino
Gambino appartiene a quelle scoperte che fai per caso, dove, ascoltando un brano dici “chi è questo? Fico!”, poi passi al disco e ti sciocchi ancora di più, perché non ti aspetti delle reminiscenze musicali così folli come mi è capitato di assaporare in “Awaken, my love.”
E solo la prima traccia ti fa capire di cosa stiamo parlando. È uno di quegli album, e insieme a questo, tutti quello che andrò citando, che vanno ascoltati dall’inizio alla fine. E non voglio dire “alla vecchia maniera”, come direbbe oggi qualcuno pensando agli smanettoni del click sul mouse per passare alla traccia successiva dopo un ascolto di 20 secondi di un brano. Parlo degli ascoltatori di musica, quelli veri. Quelli che si accorgerebbero dell’esito di una buona cena alla prima forchettata di antipasto.