Sono passati diversi mesi da quando vi presentammo il primo video di Colombre. Da allora, non solo Giovanni Imparato ha percorso in lungo e in largo l’Italia presentando un live-set meraviglioso, ma Pulviscolo si è imposto come uno dei dischi più belli e importanti di questo 2017.
Mercoledì 15 novembre Colombre si esibisce al Barezzi Festival di Parma, in una rassegna che schiera Wim Mertens, Michael Kiwanuka, Ninos Du Brasil e tantissimi altri musicisti di assoluta qualità. Per l’occasione, gli abbiamo chiesto di raccontarci quali sono i dischi che lo hanno influenzato di più come artista. Ora sappiamo chi ringraziare, insomma.
Nell’improbabile impresa di dover scegliere dieci dischi che più mi hanno influenzato e che amo sicuramente non potrei fare a meno di questi:
Caetano Veloso – Caetano Veloso
L’album bianco del 1969 per intenderci. Un album malinconico e disperato cantato da Dio con un filo di voce, come a rappresentare il suo stato d’animo di quel momento: boicottato dalla dittatura militare, il disco esce quando lui è stato appena esiliato in Inghilterra. Neanche gli arrangiamenti pazzi e spericolati degli Os Mutantes assieme all’orchestrazione magistrale di Duprat riescono a esorcizzare il retrogusto amaro. Ne esce un’atmosfera tipicamente brasiliana, allegra e malinconica allo stesso tempo che mi ha influenzato parecchio.