Bleeding Magenta dei New Candys è uscito il mese scorso per la label britannica Fuzz Club: è il loro terzo album e prende spunto dal mondo del cinema, in particolare da quello splatter/horror degli anni 70.
Quest’album, eccellente lavoro di garage e psichedelia, si rivela importantissimo per la band perché le fa fare il giro oltre che dell’Italia, anche del resto d’Europa, Australia e USA.
Insomma puoi vedere i New Candys in giro per il mondo, ma è solo qui sotto che puoi leggere il racconto del loro disco traccia dopo traccia.
Bleeding Magenta
È stata una delle prime canzoni composte per l’album, ogni volta che la suonavamo ci venivano in mente modi differenti di strutturarla e alternative melodiche, così abbiamo preparato due versioni facendole diventare la title track di apertura e una versione Reprise di chiusura. Il testo è stato l’ultimo ad essere completato, ispirato dal disco stesso.
Excess
La prima canzone che abbiamo composto. Forse alla base c’era un voler cercare qualcosa alla “Love In A Trashcan” dei Raveonettes, ma è venuto fuori un pezzo cattivo, nervoso, che parla della fine di una relazione e ricorda invece di più gli A Place To Bury Strangers. W Oliver Ackermann.
Mercenary
Rimanendo in tema Oliver Ackermann, è lui uno dei fondatori della Death By Audio che produce effetti per chitarra. Diego ne ha uno che si chiama Fuzz War, ma non lo usava spesso. Quando ha fatto il riff iniziale con quel pedale attivo e Dario ha suonato quel ritmo con la batteria, ci è venuta in mente l’immagine di un carro armato, lento, potente, inoltre la melodia ricordava una marcia. Così il tema del pezzo è diventato bellico, la guerra del fuzz.
Sermon
Questo pezzo era nato con la chitarra ma ne avevamo già abbastanza e non diceva niente in più rispetto agli altri. Quando lo abbiamo provato ad arrangiare col sitar abbiamo subito capito che era la strada giusta e si è sviluppata una canzone del tutto nuova. È stata una delle più difficile da registrare perché il giro iniziale di sitar include degli incroci e loop di sitar. La voce femminile di Julia è stata inserita alla fine quindi fino all’ultimo non sapevamo se avrebbe funzionato o meno. Sentirla completa per la prima volta è stato uno dei momenti più belli.
Tempera
Ascoltando “You Were The Last High” dei Dandy Warhols, avevamo notato come alla base di tutto il pezzo c’era sempre la stessa sequenza di note. Così dall’idea iniziale di chitarra, abbiamo sviluppato Tempera senza mai cambiare accordi, con un basso trascinato e una batteria pesante. È stato uno dei pezzi scritti più rapidamente.
Silver Eyes Arise
Il testo prende ispirazione da un sogno che ha fatto Fernando, dove una ragazza mora su un pontile bianco lo aspettava. Avvicinandosi notava che i suoi occhi non avevano iride, come li dipingeva Modigliani. Erano a specchio e una volta di fronte riusciva a riflettere perfettamente i suoi occhi su quelli di lei. Poi si è svegliato.
Lunar Day
Una canzone semplice, anche questa scritta rapidamente. Per caratterizzarla sonoricamente, abbiamo reso la batteria più potente di quello che la canzone necessita. È anche un omaggio a Nico, a suo figlio Ari, al suo brano “My Only Child”.
The Outrogeous Wedding
L’unione, lo sposalizio forzato, oltraggioso di tre canzoni a chiusura del disco, quell’outro con la o è l’uscita, non un errore di grammatica. C’erano questi tre brani non del tutto completi o comunque molto freschi di scrittura, non avevamo preparato demo. Così in studio abbiamo sperimentato maggiormente ed abbiamo deciso di unirli forzatamente. È stato un po’ un salto nel vuoto ma lavorandoci, dopo poco, si è capito era possibile. Ci siamo divertiti e questo è stato basilare per completare il medley.
Bleeding Magenta (Reprise)
Complicata da suonare in un certo senso, non si ripete mai lo stesso accordo nelle diverse parti. La canzone più contrastante che abbiamo mai scritto, con due mood diversissimi, agli antipodi, che si susseguono. “Some Velvet Morning” di Lee Hazlewood e Nancy Sinatra è stata di ispirazione. Per il finale è stato invece di ispirazione l’aneddoto su come Syd Barrett ha registrato l’assolo di “Dominoes”: non contento aveva fatto girare il nastro mettendolo in reverse. Noi invece non avevamo preso proprio in considerazione di lasciarlo dritto.