Prendendo le mosse dalla serie di documentari dedicati ai pioneristici inizi della video game music -serie che gli dà anche il titolo- la compilation “Diggin’ In The Carts A Collection of Rare and Pioneering Japanese Video Game Music” raccoglie la bellezza di trentaquattro brani scelti dal regista Nick Dwyer e Kode9, boss dell’etichetta Hyperdub, per la quale questa release viene anche messa sul mercato. Queste composizioni, realizzate tra gli anni 80 e 90 per conto della principali case di produzione di video giochi giapponesi, sono la dimostrazione della genialità dei loro autori, impegnati a creare colonne sonore ricercate ed avvincenti nonostante le limitazioni imposte dai circuiti integrati contenuti all’interno delle console da gioco di quell’epoca.
La povertà timbrica tipica dei generatori sonori a 8 bit e 16 bit veniva compensata attraverso la ricerca di soluzioni armoniche, melodiche e ritmiche sempre più intricate ed originali. Non è un caso che in questi brevi ma perfettamente sviluppati temi musicali non si fatichi a riconoscere una colta matrice classica fino ad arrivare a sofisticazioni prog rock o jazz funk.
Composizioni come Main Stage BGM 1 e Site 6-2 di Hiroto Saitou, Game Over di Goblin Sound o Area 26-10 di Yasuhisa Wantanabe non sfigurerebbero nel repertorio di un Thundercat o di uno Squarepusher. Un’intrigante testimonianza di un era musicale che ancora oggi continua ad ispirare e a fare scuola. Ascoltare con attenzione alcune recenti uscite della stessa Hyperdub per accorgersene.