Nel corso degli anni, all’interno di questa rubrica, ci siamo occupati spesso di Adrian Sherwood e della sua label On-U Sound. Pur essendo uno dei principali fautori della via britannica al reggae la sua influenza va ben al di là dei semplici confini di quel genere, diventando assieme ai primi, originali pionieri giamaicani del genere uno delle colonne portanti dell’elettronica per come la conosciamo ed amiamo in questo terzo millennio. Grazie ad una meritoria opera di ripubblicazione di alcuni dei tanti gioielli del catalogo dell’etichetta è stato possibile riscoprire i primi lavori di uno dei capisaldi della stessa, ovvero gli inossidabili African Head Charge.
È ora la volta dei Dub Syndicate, un’altra delle formazioni di punta del roster di Sherwood. Per l’occasione vengono rispolverati quattro magnifici album realizzati nella prima metà degli anni 80: il loro cruciale esordio “The Pounding System”, il seguente “One Way System” -originariamente pubblicato solo su cassetta per la storica label Roir- “North Of The River Thames”, che vede i Syndicate accompagnare Peter Stroud aka Doctor Pablo in un sentito omaggio alla musica di Augustus Pablo, ed ancora “Tunes from the Missing Channel”, che vede collaborare al suo interno anche Jah Wobble e Keith Levene dei PIL e che mostra come la formazione sotto la guida dell’instancabile Sherwood fosse perfettamente sintonizzata con i cambiamenti in atto con l’avvento della tecnologia digitale, dell’hip hop del post punk.
Ma non basta: a tutto questo si aggiunge “Displaced Masters”, una raccolta di versioni alternative ed inediti registrati nello stesso arco temporale che vedono la partecipazione del vocalist Bim Sherman, un altro dei nomi fissi del roster On-U Sound nel corso degli anni. L’ascolto per tutti gli appassionati è assolutamente d’obbligo, per tutti gli altri una imperdibile occasione di scoperta di una delle avventure musicali più entusiasmanti dagli anni 80 ad oggi.