Joyce Wrice ha 25 anni, ha una voce d’angelo ed è bellissima. Ci sarebbe poco da aggiungere a questo, ma proviamoci. Attualmente di base a Los Angeles, Joyce ha la musica nel sangue fin da bambina, grazie ad i genitori appassionati, soprattutto il padre, cultore di musica Black. Secondo la più classica delle favole moderne, quando ha 17 anni comincia a pubblicare cover dei suoi artisti preferiti su Youtube,
accompagnata dal miglior amico Ariel.
Le performance sul tubo le fanno guadagnare uno spicchio tenace di fan, e soprattutto attirano l’attenzione di molti addetti ai lavori, a volte addirittura gli stessi artisti
coverizzati. Così dopo aver finito il college decide di provare ad intraprendere una carriera solistica, abbandonando le cover per brani originali, pubblicando il primo singolo su Youtube nel 2015, con la produzione di MNDSGN e Dj Harrison.
Questo primo pezzo contiene già la formula che Joyce fin qua ha reso sua: RnB che guarda agli ’80 e ‘90, anche nell’estetica del video. È lei stessa infatti a citare le sue influenze più importanti nelle poche interviste, da Tamia a Missy Elliott, passando per Timbaland, Prince, Christina Aguilera, Usher.
Nel 2016 è uscito un primo EP, Stay Around, prodotto da SiR, MNDSGN, J. LBS, and Chuk de la Garcon. Un lavoro che non annega in suoni nostalgici e produzioni ovattate, ma si lancia anche in sonorità più moderne e concrete, che lasciano presagire come in futuro ci si possa aspettare veramente di tutto.
La sua voce viaggia infatti con una facilità incredibile sulle tracce, e canzoni come “Do You Love Me?” e soprattutto “You Used To Love Me” (ecco magari, poteva differenziare un poco i titoli) non nascondono affatto influenze hip-hop
In quest’ultimo brano, ad esempio, è veramente un peccato non sentire una strofa di qualcuno.
Un aggettivo che spesso viene utilizzato per definirla in inglese è “radiant” radiante, ed effettivamente non si fatica a capire il perché. La sua voce è di quelle che cullano ed intrigano allo stesso tempo, che risultano rassicuranti e lussuriose, in un’unione di opposti che si sposano perfettamente anche con la sua figura, minuta e longilinea, con un viso dolcissimo incastonato da una massa enorme di capelli ricci.
Anche qui, sembra trovarci di fronte all’adorabile e bella nella sua semplicità ragazza della porta accanto, ma allo stesso tempo avere di fronte una potenziale “bad gyal”. Tutti elementi che contribuiscono a comporre la figura intrigante da cui vogliamo aspettarci ancora tanto, e che non vediamo l’ora di vedere alla prova in un progetto più ambizioso e lungo.
Intanto quest’anno è uscito un singolo di cui sono state fatte ben sei versioni, fra strumentali, a capella e remix, si intitola Good Morning e potete ascoltare tutte le varianti qui sotto:
Insomma aspettiamo ansiosi di capire che direzione prenderà la carriera di Joyce Wrice, e speriamo che durante questo 2018 ormai alle porte ci regalerà un progetto corposo con cui saziarci.
Ah, sua mamma è giapponese, e lei ha detto di volersi cimentare presto con quella tradizione musicale, così tanto per dirne una.
Di carne al fuoco ce n’è tanta: mettiti a cucinare cara Joyce, che noi abbiamo già l’acquolina in bocca.