Questo “Barricades” è una sorta di diario di viaggio sonoro che il suo autore, il chitarrista e produttore di area sperimentale francese Franck Vigroux, ha composto e registrato on the road durante i suoi tour per concerti in giro per il mondo.
Osservando il mondo circostante e prendendo ispirazione dagli aspetti più deleteri della globalizzazione – degrado urbano, inquinamento, ingiustizie sociali – e registrando sul campo dal vivo ed in maniera istantanea ed essenziale, il musicista crea una sequenza di brani urgentissimi, ultradistorti e brutali.
Un assalto frontale sonoro che offre pochi momenti di pausa ma che paradossalmente, nonostante la sensazione di opprimente claustrofobia che sicuramente – e volutamente – trasmette, risulta alla fine quasi euforizzante per la temerarietà con la quale osa sporgersi oltre l’orlo dell’abisso.
Come lo stesso musicista ha ben spiegato: “Penso che il titolo “Barricades” rappresenti una sorta di saluto a tutti quelli che hanno cercato o cercano di resistere, correndo dei rischi e pensando in maniera differente“.