Lo scorso venerdì è uscito The Blonde Album delle I’m Not a Blonde, duo rosa di cui abbiamo avuto il piacere di parlarvi in occasione dell’uscita del singolo The Road.
Qui sotto troverete un esperimento un po’ particolare: non il solito disco raccontato, ma una conversazione tra Camilla e Chiara su ogni traccia del loro nuovo album.
Camilla: ti ricordi che Rain in August l’abbiamo scritto in campagna squattando il soggiorno di mia madre?
Chiara: si è il primo pezzo che abbiamo scritto dopo gli EP. Avevamo ancora la Handsonic e abbiamo campionato i suoni sia per le batterie che per i suoni di synth bell
Camilla: mi ricordo in particolare della ronza della mia chitarra in registrazione. L’impianto elettrico in casa era una merda, ma alla fine abbiamo tenuto queste registrazioni anche nella versione definitiva, quel suono punk ci piaceva troppo, non sono più riuscita a ritrovarlo
Chiara: di quel pezzo ho scritto la melodia a bordo piscina una mattina che non c’era nessuno, io l’acqua e il cielo, tutto blu. In realtà volevo scrivere una cosa alla David Byrne… ma non credo di esserci riuscita.
Chiara: anche The Road l’abbiamo scritta in campagna sempre gli stessi giorni
Camilla: sì quel giorno mi sono chiusa in camera da letto senza ampli perché ti rompevo le palle mentre registravi le voci e il pezzo è venuto cosi in cinque minuti, poi te l’ho fatto sentire e hai tirato fuori quella melodia
Chiara: sì sì vero! questo pezzo l’abbiamo scritto in un pomeriggio
Pinball ero a casa da sola e tu eri via per lavoro non ricordo dove, forse ad una fiera di design. Ho buttato giù il riff del synth iniziale. M’immaginavo un pezzo totalmente electro-punk, subito dopo ho scritto la melodia della strofa e come al solito a quel punto non sapevo come andare avanti. L’ho lasciato lì e ho aspettato che tornassi.
Camilla: quando l’ho sentito ho pensato: e mo’ che cazzo ci faccio con questo… Poi ho trovato un beat fuori di testa (preset delle ez drummer che ci stava di brutto)
Chiara: la nostra solita tecnica dell'”a caso”
Camilla: esatto e poi sono arrivate le chitarrine, non avrei mai pensato di scrivere dei riff cosi cheeky ehehe
Chiara: questo pezzo me lo immagino sempre come colonna sonora a bordo piscina bevendo un mojito con la cannuccia… dovremmo girarci il video.
Camilla: che diva di Hollywood.
Camilla: A Reason è stata lunga e laboriosa, cioè la prima stesura è stata veloce… riff chitarra e beat sono arrivati subito ma non riuscivamo a trovare la quadra del ritornello, hai buttato giù mille idee melodiche del ritornello, non ce la facevo più a sentirle.
Chiara: sì come al solito le strofe arrivano subito al primo colpo, e mi ero fissata che volevo fare un ritornellone di quelli da cantare a squarciagola… ma dopo mille prove non ero mai contenta, tu non ne potevi più.
Camilla: sì hai provato pure a farla in italiano e mi piaceva anche, improvvisamente era diventato un pezzo dei Prozac+
Chiara: sì l’abbiamo fatta sentire ad un po’ di persone e sembravano essere tutti d’accordo, ma in qualche modo l’italiano non ci funzionava del tutto. Però è stato lo spunto giusto per decidere che era il momento di chiamare qualcuno… e così abbiamo chiamato proprio Gian Maria Accusani
Camilla: e pensa che a lui il pezzo che è piaciuto di più è Daughter. Infatti gli è venuta subito un’idea per il ritornello
Chiara: ma non è A Reason il primo pezzo su cui ha lavorato?
Camilla: sì però quando glieli abbiamo mandati tutti, quello che l’ha colpito più di tutti è stato Daughter, sarà stato il riffettino di chitarra? … che io volevo far assomigliare ad un riff di un pezzo dei Daughter, ma poi non c’entrava niente…
Chiara: si quando me l’hai mandato e cercato di spiegarmi qual era il tuo riferimento ho pensato che ti fossi fatta un film tutto tuo.
Camilla: tra l’altro è tutto storto, dove essere in 7… e invece è venuto fuori un 6 + 8… o qualcosa del genere. Comunque ricordo che quando hai scritto il testo mi ha colpito molto, mi piacevano queste sensazioni d’infanzia
Chiara: anche questo l’ho scritto anche in italiano :-) ma non era più Daughter così!
Camilla: a proposito di pezzo che mi hanno colpito particolarmente, ricordo la bozza di Five Days, non si capiva la struttura
Chiara: non c’e l’aveva infatti… come al solito
Camilla: ma aveva già tutti gli ingredienti, è bastato metterla solo un po’ in ordine
Chiara: come al solito… l’idea per questo pezzo è venuta nel mio modo preferito: loop di voce, un tema dopo l’altro che si sovrappone, solo atmosfere senza inizio né fine, e poi tu gli hai dato un ordine
Camilla: è stato anche l’unico pezzo dove mi hai concesso di fare un “solo” di chitarra
Chiara: ahahaha, solo perché mi suonava country e completamente folle, non so come ti sia venuto in mente, tutto sconnesso
Camilla: perché non so usare lo slide :-)
Chiara: era fighissimo!
Camilla: Not Today non mi ricordo niente, ah no anche lì ho provato a fare un solo e ho dovuto lottare per mantenere quell’intro con quella chitarra distorta
Chiara: ah si vero, ammetto che non mi piaceva inizialmente: ho dovuto coprirlo con un po’ di coretti ma poi ad ogni ascolto mi entrava sempre di più e ora mi piace un sacco
Camilla: sei una fighetta, per fortuna ci sono le chitarre punk del ritornello a rimetterti un po’ a posto!
Chiara: beh dai anche le voci del ritornello sono un po’ punk… ti sono venuta dietro in quello
Camilla: sull’uscita del primo ritornello l’effetto che gli ha messo Matilde (Davoli) gli ha dato una svolta. Come in Waterfall, gli ha dato un upgrade notevole
Chiara: si inondando di riverbero! Durante il mix la frase che ho usato di più è stata: “un po’ meno” ahahah
Camilla: ahahaha si Mat adora i riverberi e con noi si è contenuta molto.
Chiara: beh si rispetto al suo disco senza dubbio.
Camilla: Waterfall è nata in salotto a casa dei tuoi in montagna, in cuffia perché loro erano lì e non volevo disturbarli.
Chiara: il pezzo più strano del disco
Camilla: ci abbiamo lavorato anche in costiera su questo, un pezzo itinerante, mentre eravamo in tour l’estate scorsa. Mi ricordo che il testo l’hai terminato che eravamo lì al mare
Chiara: vero, è stato l’ultimo pezzo che abbiamo scritto giusto? Comunque l’ultimo su cui ho lavorato a livello di testo: ho citato un testo di John Grant.
E Walls Coming Down?
Camilla: eh mi sa che tocca a noi adesso
Chiara: ah di già? beh dai è mezzanotte… andiamo a suonare!
Camilla: yes andiamo!