La nostra nuova rubrica è per te che sei sempre in auto, che macini strade dissestate o rettilinee cantando a squarciagola qualsiasi cosa ti capiti a tiro.
Tutto, purché il tempo passi in modo piacevole, finché non arrivi a destinazione.
Abbiamo chiesto a un po’ di artisti di consigliarti l’ascolto perfetto per quando sei in auto.
Ad inaugurare la rubrica, i Mamavegas, freschi della loro release MMM (via 42 Records).
Highway 61 Revisited di Bob Dylan è il disco perfetto da ascoltare durante i viaggi in auto e qui sotto ti spiegano perché.
Tra i vari lavori orrendi che ho fatto (lavorare è una cosa orrenda) mi sono ritrovato anche ad essere agente di commercio e di conseguenza a muovermi anche per lunghi tratti in macchina.
Potete immaginare quanta roba ho ascoltato e riascoltato, soprattutto con l’avvento dello streaming… anzi, spesso la vastità di scelte disponibili mi innervosiva al punto tale da non voler ascoltare più nulla.
Qualche anno fa invece quando ancora possedevo una macchina priva di ingressi usb, ingressi audio e tecnologie varie, il discorso era diverso, la scelta doveva essere fatta a monte, a casa, selezionando dischi da portare in macchina o file da mettere su un cd/raccolta.
Credo che il disco che non è mai mancato in queste selezioni sia Highway 61 Revisited di Bob Dylan e non è mai mancato perché credo che sia il mio disco perfetto da ascoltare mentre si guida.
Sono abbastanza sicuro che gli atri Mamavegas accetterebbero in qualsiasi momento di ascoltare questo disco.
A partire da Like a Rolling Stone… si crea un’atmosfera “on the road”, molto sixties e spensierata, perfetta per un viaggio in auto, anche da solo… la canzone non penso abbia bisogno di presentazione, è forse il pezzo più famoso del Dylan elettrico e personalmente mi ha sempre evocato paesaggi rurali e soleggiati da attraversare in auto, fumando sigarette e sorseggiando birra ghiacciata (NON BEVETE ALLA GUIDA IO LO FACCIO SEMPRE MA ANDRO’ ALL’INFERNO).
Tombstone Blues ti porta ancora di più negli States e quindi associare le campagne della provincia italica alle Grandi Praterie diventa un gioco divertente e il tutto continua con It Takes a Lot to Laugh, It Takes a Train to Cry con cui è inevitabile cantare col braccio appoggiato al finestrino aperto… (ammesso che sia estate)
From a Buick 6 e Ballad of a Thin Man sono perfette anche per la guida in città, magari quando si sta nel traffico di venerdì sera, pronti a raggiungere il primo bar della serata. La prima contiene uno dei peggiori assoli di armonica a bocca di Bob Dylan (era una pippa a suonarla) ma il suo modo di suonarla conferisce alla canzone il perfetto mood per affrontare la cupezza metropolitana di Ballad of a Thin Man che, tra l’infinita discografia di Dylan, è il brano preferito di un ex Mamavegas (Ciao Marco!!!).
Questa canzone è da sosta. Ci si ferma, si apre lo sportello, ci si accende una sigaretta, si ascolta la canzone e poi si riparte.
Queen Jane Approximately va cantata dal primo all’ultimo verso. Sempre. Ti permette di dimenticare dove stai andando e perché. Canti e basta.
La title track è esaltante, si rischia di superare qualche limite di velocità, (il comune di Roma ringrazia), è spensierata e stravagante al punto tale da fregarsene delle eventuali multe. FIUUUUU!
Just Like Tom Thumb’s Blues è perfetta per una macchina piena. I posti sono 5 ma si sta pure in 6/7. Tutti parlano, nessuno la ascolta ma crea l’ambiente perfetto per farsi ritirare la patente col sorriso.
Desolation Row, lunghissima, è perfetta per prendere decisioni importanti alla guida. In qualche occasione mi ha aiutato ad avere delle intuizioni che si sarebbero rivelate molto utili per il futuro, come ad esempio non scrivere brani superiore agli 8 minuti.
Sì, Highway 61 Revisited è il disco perfetto per guidare, da soli o in compagnia, nelle desolate campagne calabresi o attraversando il Muro Torto a Roma, di giorno o di notte… funziona sempre.