Ho letto da qualche parte che le cose che più si ricordano dei padri sono gli odori e qualche parola. Io non lo so che lavoro faceva vostro padre quando eravate piccoli, se il suo odore quando rincasava era quello dell’inchiostro della tipografia o quello del gasolio, quello del disinfettante o dell’erba appena tagliata.
Però vi sfido un giorno a trent’anni a risentire quello stesso odore e non accorgervi di quel nodo in gola, ricordando in un lampo quando avevate cinque anni e il momento più bello della giornata era racchiuso dentro un abbraccio davanti alla porta di casa.
Per quanto riguarda le poche parole, possono essere quelle contenute in una canzone che cantava o che in qualche modo parla di lui.
Abbiamo chiesto a 14 artisti italiani di raccontarci un brano che li fa pensare al proprio padre, per festeggiare insieme oggi la festa del papà senza regalare il solito rasoio o imbarazzanti cravatte.