Sufjan Stevens, Should Have Known Better
Mio padre è una quercia secolare con le braccia grandi e i capelli bianchi. Mi ha visto crescere senza cambiare, lui che rimaneva da sempre con i suoi capelli bianchi e le spalle larghe. Mio padre è un albero che alle volte ritrae le radici per paura, poi le lascia ricomparire quando meno te lo aspetti. Mio padre ha la voce buona e il suono esotico di una terra diversa dalla mia, con quel suono aspirato di qualche lettera che lo ha reso straniero a vita. Ho il ricordo di mio padre grande lavoratore, di mio padre quasi nonno, di lui che tetragono resta nella tempesta, poi il nulla, il vuoto e la mancanza. Poi mio padre torna e lo fa con il sorriso di chi ama la vita, di chi sa farsi amare perché ama gli altri. Mio padre silenzioso e mio padre che racconta le sue storie come un disco che si è rotto all’improvviso e ogni tanto ripete cose già sentite. Io e mio padre siamo una cosa sola: lui mia spalla, io “bastone della sua vecchiaia”.
Oscar di Lies