Se non conoscete ancora il misteriosissimo virtuoso musicista e produttore giapponese che si nasconde dietro il nome d’arte di Serph, beh… neanche il più grosso sforzo di immaginazione può prepararvi allo stupore che può suscitare la sua incredibile musica. “Aerialist” è il suo sesto album – escludendo le sue produzioni sotto gli pseudonimi di Reliq e N-qia – e a detta del suo autore è da intendere come una “colonna sonora per un road movie aereo”, e questo forse vi dà gia un’idea di quanto fantastico sia il suo mondo sonoro. Provate ad immaginare ora una collaborazione tra Ryuichi Sakamoto, Pat Metheny ed Ennio Morricone, tutti quanti raccolti nello studio di Rustie che mette a disposizione synths e beats. Questo potrebbe mettervi sulla strada giusta per affrontare il fuoco di fila di invenzioni armoniche e melodiche che vi aspettano. Massimalistico, sopra le righe, perfino zuccheroso ai limiti dello stucchevole, ma assolutamente sbalorditivo ed unico nel suo genere. Vi sfido a trovare in tutta questa annata musicale un disco più galvanizzante di questo.