Alla sua diciottesima edizione, il neo-maggiorenne Primavera Sound Festival di Barcellona è senza dubbio uno degli eventi musicali più attesi e blasonati a livello planetario.
Cosa ha reso possibile tutto questo in poco più di tre lustri? In primis la cura nella costruzione di line-up forti ed eterogenee, accompagnata da una capacità comunicativa al passo coi tempi e dalla voglia di arricchire ogni anno il festival con eventi collaterali – dalla varietà dei food-truck alle attività del Primavera Pro per gli addetti ai lavori – ed elementi a sorpresa, tra concerti non annunciati e hidden stage.
L’atmosfera di Barcellona e la dimensione tutto sommato umana nonostante i palchi sempre più grandi e le presenze ogni anno più numerose hanno reso oggi il Primavera Sound “més que un festival”, parafrasando come piace a me il motto della squadra di calcio più famosa della Catalogna.
A una settimana esatta dall’inizio del Primavera e per non farti arrivare impreparato, abbiamo deciso di stilare un vademecum di 10 cose da NON fare assolutamente al festival.
Lo senti il fomento che sale?
1. Non improvvisare
Vale per ogni festival ma soprattutto per il Primavera Sound: non arrivare impreparato.
Studiati la time-table di ogni giornata e la disposizione dei palchi per goderti il Primavera al meglio: c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra musica e attività parallele ed è ovviamente impossibile fare tutto.
Il Parc del Fórum poi è un’area enoooorme: preparati a macinare chilometri tra un palco e l’altro (e a sfruttare i concerti sul palco Ray-Ban per fare un comodo pit-stop seduto sui gradini di fronte allo stage).
2. Non arrivare troppo tardi al Parc del Fórum
I concerti al Parc cominciano ogni giorno intorno alle 17 e finiscono alle prime luci dell’alba. È vero che ti appresti a vivere ore di concerti e di emozioni e che i live principali sono sempre verso tarda sera, ma non prendertela troppo comoda: i primi show del tramonto hanno un’atmosfera suggestiva e spesso si rivelano delle autentiche chicche.
Benefit ulteriore: quasi sempre sono artisti di cui poi ti innamorerai negli anni a venire.
3. Non farti spaventare dalle sovrapposizioni
Ogni anno, all’annuncio della time-table, scatta l’allarme sovrapposizioni e TUTTE LE VOLTE sembra che gli organizzatori del Primavera lo facciano apposta a far suonare i tuoi artisti preferiti in concomitanza e a distanza di centinaia di metri. Sei indeciso tra Fever Ray e Nick Cave oppure tra Tyler, The Creator e Ty Segall?
Prova a sdoppiarti con il dono dell’ubiquità oppure affidati ad algoritmi precisissimi per fare la scelta più adatta a te.
Altrimenti c’è sempre il metodo più vecchio del mondo: testa o croce.
4. Non stare sempre sotto i palchi più grandi
I due giganteschi palchi SEAT e Mango ospitano gli artisti scritti a caratteri cubitali in cartellone… sì, proprio quelli per cui i tuoi amici stanno rosicando perché tu sei a Barcellona e loro a casa a disperarsi. Ti consiglio però di non fare le radici a metà tra i due palchi e di girare per il Parc del Fórum in tutta la sua superficie: le sorprese migliori e i live di cui potrai vantarti negli anni a venire si trovano lì sugli stage minori, a tua portata di mano.
Postilla: alcuni habitué del Primavera, nostalgici delle prime edizioni del festival, si vantano ogni anno di ignorare del tutto i due palchi più grandi e di muoversi solo tra Adidas Originals, Ray-Ban, Pitchfork e Primavera with Apple Music. Ecco, magari non prenderli alla lettera ma non esagerare nemmeno con la politica opposta.
5. Non concentrarti su un solo genere musicale
La vera forza del Primavera Sound è la varietà: c’è di tutto e per tutti i gusti. Per quanto tu possa essere un clubber infaticabile oppure un fan delle chitarre, non fossilizzarti su un solo genere e prova a spaziare: potrai scoprire di essere a tua insaputa un amante del metal o dell’hip-hop.
6. Non perderti i concerti gratuiti in giro per la città
Il bello del Primavera Sound è che non dura solo 3 giorni. Per tutta la settimana una sfilza lunghissima di eventi gratuiti invade Barcellona e permette anche a chi non ha i biglietti del festival di viverne un po’ l’atmosfera. In particolare, mercoledì 30 maggio e domenica 3 giugno ci sono i concerti inaugurali e conclusivi del Primavera, dislocati tra la Sala Apolo e il Parc del Fórum stesso.
Belle & Sebastian, Spiritualized con l’orchestra, Kero Kero Bonito, Ariel Pink… mica male no?
7. Non dimenticarti di essere a Barcellona
Soprattutto se hai preso una stanza vicino al Fórum, non dimenticarti che a poche fermate di metropolitana da te c’è una delle città più belle d’Europa. El Born, Barri Gòtic, Barceloneta, (il cantiere infinito del)la Sagrada Familia, Park Güell : il capoluogo della Catalogna è un posto incantevole anche se hai poche ore di sonno in corpo… e se sei fortunato col meteo puoi anche regalarti il primo bagno della stagione!
8. Non portarti il panino da casa ogni giorno
Nelle passate edizioni l’area food era considerato da alcuni l’anello debole del festival, ma lo sforzo notevole per migliorare questo aspetto ha portato quest’anno all’annuncio di Primmmavera: una vera e propria line-up gastronomica parallela a quella musicale. Ok, magari non ti andrà di mangiare dagli chef stellati durante il concerto dei Migos, ma tra food-truck e pop-up restaurant avrai solo l’imbarazzo della scelta.
Per dire, al Primavera qualche anno fa ho scoperto l’esistenza dei takoyaki dopo il concerto dei Cut Copy. Una bella combo, no?
9. Non vedere il concerto degli Shellac
Tanto ci sono ogni anno, li vedrai l’anno prossimo.
10. Non andartene prima del dj-set di DJ Coco
Il dj-set di sabato notte di DJ Coco di certo non sarà il migliore a livello qualitativo tra quelli che potrai goderti quest’anno (e con la programmazione elettronica di Primavera Bits l’asticella si è alzata di parecchio). Tuttavia, la tradizione vuole che ogni anno Abel Suárez – uno dei fondatori del festival – si metta alla consolle e faccia calare il sipario sul Parc del Fórum, ricordando a tutti che in fondo il Primavera Sound è nato dal sogno di un gruppo di amici che volevano fare un festival nella propria città.
Gli ultimi veri romantici se ne vanno quando DJ Coco spegne l’impianto.