DJ Koze è sempre stato un rappresentante atipico della scena musicale tedesca. Un background nell’hip hop, le frequentazioni con le frange più alternative e lontane dal mainstream techno che conta da quelle parti, il domicilio -esilio/rifugio- in una sperduta parte del nord della Spagna. Stefan Kozalla è lo zio settantasettino che ha mollato tutto ed ha aperto un baretto su una spiaggia dello Yucatán, è l’hippie attempato che è scappato a La Gomera e vive in una “finca”. Ma è proprio grazie a questa atipicità che nascono capolavori come il suo precedente album “Amygdala” e questo nuovo “Knock Knock”. Attorniato da un cast eterogeneo e simpatetico di ospiti – José Gonzales, Róisín Murphy, Bon Iver via campionamento, Sophia Kennedy, Speech degli Arrested Development, Kurt Wagner, Mano Le Tough ed Ada tra gli altri – Koze indulge ancora una volta nella familiare bizzarria che lo contraddistingue e grazie ad un talento di produttore riconoscibilissimo ed una sensibilità inimitabile crea un ciclo di canzoni, in bilico tra spirito psichedelico ed elettronica, che entrano immediatamente sotto la pelle e di cui la dolce-amara Pick Up costituisce il punto cruciale, nonché sicura e gigantesca hit da club. A mani basse tra le releases discografiche, non solo di ambito elettronico, più importanti e riuscite dell’anno in corso.