A distanza di poco più di un anno dal ritorno di Wolfgang Voigt nelle vesti di Gas, esce il sesto capitolo di un progetto musicale che con il passare del tempo sembra assumere sempre più chiaramente il carattere di epico viaggio a tappe a ritroso nella memoria del suo autore, e da qui fino a raggiungerne il più profondo inconscio. Prendendo nuovamente ispirazione dalle formative esperienze psichedeliche fatte in gioventù dallo stesso Voigt circondato dal mistero della Foresta Nera bavarese, questo “Rausch”, leggermente più conciso rispetto al tour de force sonoro costituito dal precedente, monolitico “Narkopop”, ne riecheggia comunque ancora una volta le atmosfere ed il tentativo di ricreare un oscuro labirinto sonoro attraverso la sovrapposizione di strati e strati di loops orchestrali e percussivi, tappeti di synths e chissà cos’altro ancora. Lo densità del marasma nel quale l’ascoltatore viene lasciato ad affondare è, ancora una volta, insidiosamente e lentamente soverchiante ed ipnotica.