Gli olandesi Detroit Swindle non hanno mai fatto mistero del forte debito che hanno nei confronti di certa tradizione musicale e delle influenze che si raccolgono nel proprio sound. Il loro stesso moniker, pur con una strizzata d’occhio, ha svelato le carte fin dalla primissima pubblicazione. Il loro secondo album “High Life” li vede scavare ancora più a fondo alla ricerca dell’essenza dei propri molteplici influssi, tra jazz, afrobeat, disco ed house. Il feeling generale è quello di una rilassata jam session nella quale i vari ingredienti si fondono in maniera lenta ed organica, tra solidi grooves ballabili, songwriting soulful ed improvvisazione. I cameo vocali di Tom Misch e Seven Davis Jr e quello strumentale dell’ensemble fiatistico olandese dei Jungle by Night impreziosiscono e donano verve a questo riuscito e piacevolissimo longplayer.